domenica, luglio 09, 2006

Il bello delle vacanze è il tornare a casa...


Eccomi di ritorno...

Finalmente a casa...
Vacanze non particolarmente lunghe (solo dodici giorni), assolutamente non glamour, molto familiari, anche se non sempre tranquille.
Al mattino, mi alzavo presto, già alle sette e un quarto ero in piedi per prepararmi per il mare. Passava mia sorella, con i miei nipoti ancora assonnati, che si lamentavano per l'orario.
La spiaggia ancora semi deserta, l'acqua limpida cristallina, il sole già caldo...

Spesso era con noi Rosetta, che si è ulteriormente allargata, così come tutti in Sicilia, dal mio ultimo viaggio. Alcune volte è venuta in spiaggia anche Venere con Cutupiddu, il quale si è presentato con il costume a calzoncino e sotto le mutande delle quali si vedeva sporgere i bordo dell'elastico: due poveri folli, quasi da ricovero.
Alle dodici circa, il sole diventava fin troppo caldo e, lottando con i miei nipoti, che avrebbero voluto stare ancora in acqua, ci si organizzava per il rientro. A casa doccia e pranzo, luculliano, ovviamente. Le solite discussioni per i bambini che non vogliono mangiare e che vorrebbero sempre quello che non c'è, ma anche chiacchiere da tavola, con gossip del quartiere e pettegolezzi innoqui.

Poi c'era la telefonata a Cicitto, che avevo già chiamato verso le dieci. Quindi in camera per la siesta. Pomeriggi e serate delle più disparate: alcune in casa a chiacchierare con mia madre in balcone, godendoci il fresco; una passata in compagnia di amici, con la scusa della partita, ma solo un'occasione per ritrovarsi; qualche "coglion tour". Ho visto pochi dei vecchi amici, ma ho riconquistato un bellissimo rapporto con mia cugina Rosetta, che mi ha difeso a spada tratta contro mia madre, quando lei mi ha osteggiato nei confronti del Mio Amore.

In effetti, l'atteggiamento di mia madre è stato dei più incostanti: se da un canto mi ha chiesto di come procedese il mio rapporto, di come stesse Cicitto, sembrando partecipe e solidale; dall'altro, mi ha accusato di espormi troppo con le persone che conosciamo, di fare troppa pubblicità della mia omosessualità. Sarà stato per la nostalgia del Mio Amore, sarà che ero stanco di sentire la solita solfa, fatto è che mi sono meso in urto con lei, riproponendomi di non scendere in Sicilia nell'inverno prossimo: se mi rifiuti, io rifiuto te; se mi allontani, io non torno più...
Ne ho parlato anche al telefono con Cicitto, che ha stemperato un pò il mio umore, dicendo di rimandare ogni decisione a tempi più sereni: che Uomo Saggio!
Una sera, Venere e Cutupiddu, mi invitano ad andare al cinema e poi a mangiare qualcosa. Il film che lui aveva scelto è "Shutter", uno pseudo horror, tra lo splatter ed il ridicolo, di un regista orientale, che ha ricalcato la falsa riga di "The Ring" o "The Call": in somma, una vera cacata. Usciti dal cinema, Cutupiddu incomincia ad avere le sue solite crisi di panico, anche lei entra in crisi, vedendo lui, e mi fa fare il giro di mezza provincia per riportarmi a casa, perchè più volte ha sbagliato strada. Arrivati sotto casa, ho detto loro che era sicuramente meglio che entrassero in trattamento da un buon analista, che non si può andare avanti stando chiusi in casa a giocare alla PlayStation, senza cercare un lavoro, a trentatre anni, senza stimoli, continuando a compiangersi a vicenda, in un circolo vizioso, che non verrà mai spezzato.
Li ho rivisti solo il giorno della mia partenza e, Udite Udite, hanno deciso di sposarsi a settembre: alla follia non c'è limite!!!

Ho ricevuti molti regali: un lettoreMP3, uno zainetto monospalla ed una maglietta della Lotto, un sistema di trasmissione per la TV... poi non mi ricordo...
Per Cicitto, per il suo onomastico, ho preso una cintura, per gli amici ho portato i dolci di mandorle... in somma avevo la valigia piena.

L'aereo del ritorno ha fatto un notevole ritardo, di oltre un'ora. Arrivato a casa, ho trovato il Mio amore ad attendermi, con una scritta sul muro di benvenuto.

Non vedevo l'ora di essere tra le sue braccia, di stringelo, non smettevo di baciarlo, di toccarlo. Ma l'ora era già tarda, entranbe eravamo stanchi e così Cicitto è tornato a casa verso mezzanotte.

Il sabato, mi sono svegliato per tempo, ho sistemato le ultime cose, poi sono andato a fare la spesa e sono rimasto a casa ad attendere il Mio Amore, che arrivato verso lecinque e mezza.
Abbiamo parlato, abbiamo visto le foto delle vacanze, abbiamo giocato con l'MP3, per poi finire ad eccitarci...
Il nostro lettone ci ha accolti e ci siamo rifatti per i lunghi giorni di lontananza... Sesso, Sesso, Sesso... forte, appassionato, irruente, caldo...oserei dire, bollente!!!

Non avremmo voluto smettere... ed, infatti, ci stavamo vestendo, quando ci siamo ritrovati dinuovo a fare sesso.
Alla fine, ci siamo davvero rivestiti, siamo andati a fare shopping, quindi a cena e poi al Divina, dove ci accolti un Lory super in forma. Il locale era, come sempre, una bolgia di pazzi. Siamo finiti in un tavolo in multiproprietà e nel gruppo che è stato unito al nostro tavolo, c'era un ragazzo orientale, che Lory accoglie, dicendogli: "Siediti pure qui Pokaontas", e lui gli spiega che è giapponese, allora Lory, non comprendendo il suo nome lo appella "Tamagogi".
Fulvio, arrivato ad una cert'ora prende in mano il microfono e si mette a cantare tutto il repertorio di Miss Divina e tutti noi a cantare con lui, fino alla chiusura.

Lascio Cicitto sotto casa e vengo a casa mia, dove non prendo sonno subito.

Oggi, mi sono svegliato un pò più tardi, ho gironzolato per casa e nel computer, quindi mi sono messo a scrivere, anche se mi sono interrotto più volte per chiamare Cicitto che si è alzato solo dopo le due.

Nel pomeriggio andremo dalla Topona, per poi ritirarci a casa, prima che inizi la baraonda della partita finale della Coppa del Mondo.

Per intanto, vi saluto e vi abbraccio, rimandandovi alla prossima. Vostro, Sal.