lunedì, gennaio 21, 2008
La nostalgia ed il rammarico...
Rieccomi!!!!
Dopo tanto tempo ritrovo la voglia di lasciare un messaggio, uno scritto che parli di me, in cui parlo di me...
Ho passato un periodo pesante ed ancora non è finita. Ma ci sono dei momenti, ci sono delle emozioni che mi portano alla tastiera ed inizio a scrivere...
Ho rivisto per l'ennesima volta uno degli episodi di "Montalbano" ed ho risentito il profumo del mare, del mio mare, ho assaporato l'odore dll'erba secca dalla salsedine, i colori e la luce che solo in quei luoghi puoi vedere.
E mi rammarico che il Mio Cicitto non li abbia visti, non li abbia assaporati con i miei stessi sensi.
Questa sera lui era con me a vedere le stesse immagini, che non sono proprio quelle di casa mia (sono un pò campanilista, ma l'Acese non è come Ragusa) e traducevo le parole che venivano dette, facendo il confronto la lingua parlata a casa mia.
Ma come faccio a far sentire come sento io, come faccio a far sentire a Cicitto le mie stesse emozioni...
Girando per internet cosa trovo? un articolo che parla del barone Von Gloeden, famosissimo a Taormia per la sua permanenza e le sue foto di nudi maschili ed ora se ne farà una mostra a Milano.
Un caso?!?
Io non credo al caso!!!
Il mio animo Siciliano, il mio sangue, mi urla dentro!!!
Tra qualche settimana andrò, per qualche giorno, a casa dei miei e la cosa che mi addolora maggiormente è che Cicitto non sia con me, a vedere ciò che io vedo e gustare ciò che io gusto, a sentire ciò che io sento e questo mi trascinerà con una forza indicibile a tornare tra le nebbie della Brianza per poter riabbracciare l'Uomo della mia Vita.
Mia madre al telefono, dopo molti mesi che non mi vede, mi chiede di Lui, dicendo che, visti i tempi che corrono e le coppie che si rompono, è bello sapere che ci sia chi rimane insieme nonostante tutto.
Ma questo durerà fino a quando non sarò a casa e dopo pochi giorni tornerà all'attacco, dicendo che fà continui voti al Signore perchè faccia il miracolo e riporti il suo "figlio perduto" sulla giusta via, cioè si sposi con una brava ragazza, quelle stesse "brave ragazze" che hanno cornificato i mariti e hanno abbandonato i figli per rincorrere un altro uomo che le trobi con più vigore.
E allora si litiga ed io maledico il momento in cui ho deciso di mettermi in viaggio per fare un pellegrinaggio a ritroso verso le mie radici.
Meglio essere come il vischio, come le orchidee, che ovunque si poggino mettono radici e quella diventa la loro casa.
Le ancore non ci permettono di partire verso la nostra "isola felice".
Le mie radici le ho piantate nel cuore del Mio Amore, del Mio Magnifico Uomo che mi ama oltre ogni dire e che io amo senza limiti.
Forse è meglio che chiuda e che vi rimandi alla prossima volta, magari con meno nostalgia e rammarico.
Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Salvo (e Cicitto).
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