mercoledì, marzo 28, 2007

L'Urlo dei reietti...


Vorrei evere una bomboletta spray...

Riagganciandomi al post precendente, vorrei poter andare a scirivere sulle porte del Vaticano, per urlare la mia realà!

Non si può negare la realtà di molti di noi, con assurde prese di posizioni come quelle della Chiesa.
Sono stato creato da Dio GAY, mi sono dovuto fare una corazza contro il mondo, ho dovuto lottare con me stesso per accettare il essere... ed ora arrivano quattro checche vestite di nero con bordure porpora, che dicono che io non esisto, che il rapporto con il Mio Amore non è legale, non è accettabile, non è concepibile.
Ma tutti quelli che si nascomndono in sacrestie e monasteri e scopano con i chierichetti, ma sono tutelati la loro abito talari, sono protetti e riveriti da tutta una schiera di uomini politici che gli baciano l'anello.

Sono cresiuto in una cultura cattolica, ho studiato in un collegio di preti, ma ne ho viste troppe per poter accettare la posizione cattolica.

La Nazione a cui appartengo, il Parlamente che io ho votato, non mi rappresenta, non mi tutela e non mi riconosce.
Non si può parlare di gay, che si indignano tutti!
Ma NOI ESISTIAMO e siamo dappertutto.
Si parla di "lobby gay", ma dov'è questa lobby?
Siamo trattati come gli ebrei nei tempi del nazismo.
Se potessero ci metterebbero al rogo... ma solo quelli che si espongono, solo qelli che li disturbano con la sola presenza. Gli altri, quelli che si nascondono, quelli che si battono il petto, quelli che mostrano "la lingua al prete che da l'Ostia", quelli che hanno moglie e figli e vanno a scopare con i trans sulle tangenziali... quelli hanno l'assoluzione, hanno il beneplacido delle curie e di quel corvo imbalsamato che le dirige.

Sono sicuramente troppo arrabbiato!
Forse straparlo, come è nel mio solito, ma è la realtà,
La chiesa ci vuole annulare!
Ebbene, io non ho nessuna intenzione di essere annullato! Nè io , ne la mia coppia.
Io e Cicitto abbiamo il DIRITTO di esistere perchè ciò che ci unisce è VERO AMORE! E nessuno potrà negare questa realtà!!!

Per intanto, è meglio che chiuda. Vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

lunedì, marzo 26, 2007

Le emozioni non finiscono mai...


A volte ci vuole tempo...

E' molto tempo che non scrivo.
Non riusivo più a trovare il tempo o la voglia di scrivere...
Pensare... Parlare... Comunicare per altre vie...

Ma poi sempre più spesso mi trovavo con una penna in mano e la voglia di lasciare un segno...

Ma quale segno può essere tanto forte?!
Mi chiedo cosa possano provare i graffitari che si sbizzariscono la notte sui muri delle belle case boghesi di quanti arraffano i diritti degli altri, di quanti ogni giorno rubano o truffano o violentano e poi tornano nelle loro belle case del centro, linde e pinte, abbracciando le loro lussuose mogli e le loro figlie che scopano con il portinaio o danno la paghetta ai loro figli che rubano in classe o mandano su You Tube le immagini dai loro telefonini di lusso...
E intanto, qualcuno, in strada lascia una traccia sul loro muro: una firma, una frase, un disegno, un gesto di libertà...

Certo se uscissi di casa e trovassi uno scarabocchio sul muro, mi incazzerei, ma se fosse un pezzo d'arte...


Ma saltiamo di palo in frasca, come è mia abitudine...
Sono volati questi tre mesi, tra lavoro e tanto, tanto AMORE.
Cicitto ed io siamo sempre insieme. Abbiamo festeggiato, il 22 di marzo, il nostro quarto anniversario. Mi sembra ieri che salivo e scendevo le scale di casa, esultando come se avessimo vinto i mondiali, leggendo il messaggio che diceva:"Ogni nostro incontro mi arricchisce e insegna qualcosa. Ti sono profondamente grato. Ci sentiamo con più calma. T.V.T.T.T.B."
Quel messaggio fu come aprire una porta che era rimasta chiusa da secoli; aveva aperto il cuore, che anelava di prendere respiro.

In quattro anni, abbiamo costruito una coppia, una famiglia, con amici e parenti, con inviti a cena e feste per i bambini...
Siamo diventati visibili, anzi preponderarnti nella vita di chi ci conosce.
Siamo UNO! e lo saremo fino alla nostra vecchiaia!


Non ho raccontato, per filo e per segno, ciò che abbiamo vissuto in questi tre mesi, forse perchè non volevo più fare un diario sterile, un racconto peddisequo... ho voluto vivere...
Ed ora ho avuto il desiderio di condividere tutto questo con voi.
Non resoconti da ragioniere, ma emozioni...

Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.