lunedì, giugno 26, 2006

Settimana prima delle ferie...



E' arrivato il momento della partenza...

Incominciamo da dove eravamo rimasti...
Mercoledì ha avuto un esordio in sordina, con un lavoro amorfo, ma la serata è stata tutta una rivelazione.
Mio cugino Eros, sedici anni, di cui ho da sempre avuto il sospetto che potesse essere gay, ebbene, incomincia col chiederemi se io considerassi "contro natura" il fatto che due uomini adottino un bambino, poi passa al chiedere cosa ne pensi di due uomini che si baciano. Alle mie domande, lui mi dice che un suo amico , che frequenta l'oratorio, è gay dichiarato tranne che ai suoi genitori, che ha una storia con un ragazzo di dieci anni più grande di lui, che ha tentato il suicidio, e che mio cugino è l'unico amico che gli stia vicino...
Povero Eros, mi chideva cosa potesse fare per lui, cosa potesse dirgli... Non ho potuto che consigliarlo di andare all'ARCIGAY.
Come potevo chiedergli di più? Come potevo fargli aprire il cuore? Io ci sono passato e so cosa voglia dire sentirsi completamente da soli. Ma lui non si è esposto a tal punto da poter parlare apertamente, tanto più che c'era anche mia zia presente.
Andando via, ho provato a chiamarlo al telefonino, ma lo aveva lasciato a casa e mi ha risposto mia zia, alla quale ho inventato una scusa.

Giovedì, al lavoro, si è trottato, ma sono riuscito ad arrivare a casa per tempo.
Verso le cinque e venti arriva Cicitto e, come al solito, ci siamo ritrovati nel lettone a fare l'amore: bellissimo ed appassionato.

Ci siamo alzati dopo alcune ore, per andare a fare la spesa. Serata tranquilla, tra cena e TV.
Venerdì, giornata pesante e difficile sul lavoro. Sono arrivato a casa stanco morto ed ho sonnecchiato sul divano, fino a quando ha chiamato il Mio Amore. Poi a letto, anche se non ho preso sonno subito.

Sabato giono di grandi pulizie. Sono in ferie, anche se partirò solo lunedì per la Sicilia.
Ho fatto tantissime cose per poi mettermi a riposo.
Cicitto è arrivato verso le cinque, ci siamo coccolati, per poi finire nel lettone e fare l'amore.
Lui è in ansia per il mio viaggio, ma anche perchè teme che possa trovare qualcuno in Sicila che mi faccia perdere la testa.
Come spegargli che io sono ASSOLUTAMENTE fedele e non ha ragione di temere alcun chè. Io, piuttosto, sono geloso nei suoi confronti e l'ho minacciato di stroncargli le gambette in quattro punti e di farlo poi allenare su di una sedia a rotelle solo nella porzione superiore.
Siamo andati a fare shopping ed io, che non dovevo comprare nulla, ho speso un capitale, mentre lui è stato più contenuto.
Poi cena, tranquilla e piacevole. Ci siamo lasciati verso la una, ma non sono riuscito a prendere sonno prima delle quattro.

Oggi mi sono svegliato verso le dieci, ho stirato, mi sono infilato sotto la doccia e poi sono andato a votare.
Dopo aver sentito Cicitto ed aver mangiato un tramezzino, mi sono sdraiato sul divano e mi sono addormentato nell'attesa che venisse il Mio Amore.
Quando è arrivato, abbiamo ripreso a parlare del mio viaggio, ma poi ci siamo sistemati nel lettone, dove abbiamo incominciato col coccolarci e lui non voleva far nulla, ma ho saputo toccare "le giuste corde" tanto che poi ci siamo scatenati nell'ennesima sessione di sesso, pieno, appagante, travolgente.


Ci siamo alzati dopo due ore, solo perchè dovevamo andare da sua sorella.
Qui, tranquillo e rilassato.
Tornati a casa, cena e TV.
Ci siamo salutati, potendoci rivedere solo tra due venerdì. Solite raccomandazioni e via.

Ora sono qui a salutare anche voi, perchè, in Sicilia, non sarà possibile scrivere con tranquillità e privacy, avendo sempre i miei nipoti attaccati addosso come sanguisughe.
Ho dato disposizione a Cicitto di tenere aggiornato il blog.

Per intanto, vi saluto e vi abbraccio e vi rimando al mio ritorno dalle prime ferie a cui seguiranno quelle con il Mio Amore. Vostro, Sal.

martedì, giugno 20, 2006

E' arrivato il caldo...


Si ricomincia ed è tutto nuovo...

Si continua con il resoconto dei giorni vissuti...
Sabato, tornato dal lavoro, mi sono infilato i doccia, mi sono preparato e via verso casa di Cicitto.
C'era la partita dell'Italia, non so con chi, e le strade erano abbastanza libere. Arrivato, abbiamo chiacchierato, ci siamo coccolati, abbiamo aspettato un pochino e poi ci siamo mossi per andare al GetUp.
Quando siamo arrivati, non c'erano molte macchine nel piazzale, ed anche dentro sembrava semivuoto, nonostante fossero già le dodici e venti.
Ci siamo sistemati sul nostro solito divano, guardando gli altri ospiti del locale: molte facce conosciute. Era la serata "Magnum", con i nostri amici Orsetti e verso la una il loro DJ ha cominciato a lanciare la sua musica, veramente bella e coinvolgente. Cicitto mi ha incitato a ballare, vedendo che fremevo sul divano. Eravamo su di un palchetto e mi sembrava quasi di essere sul cubo dello StudioZ ai tempi d'oro.

In breve la serata si è animata, il locale si è riempito, abbiamo ballato e ci siamo divertiti.
Il vecchio porco, che aveva tentato con il mio Cicitto in altre serate, questa volta si è fiondato su di una giovane trans brasiliana ed il suo amichetto, tanto che poi li abbiamo trovati fuori nel parcheggio che trattavano...
Siamo venuti via verso le due e mezza. Ho lasciato il Mio Amore sotto casa e sono tornato a casetta. Non sono riuscito a prendere sonno subito: mi sono addormentato verso le cinque e mezza.

La mattinata della domenica è volata velocemente, mi sono sentito con Cicitto, che si è alzato verso la una e quaranta e poi ho atteso che lui venisse.

Quando è arrivato a casa, ci siano coccolati sul divano, ma eravamo tutti e due molto eccitati e, dopo aver iniziato sul divano, ci siamo trasferiti nel nostro lettone, dove abbiamo fatto l'AMORE in modo meraviglioso... e dopo avrei ricominciato...e ci abbiamo anche riprovato... ma Cicitto non ha voluto, ma mi ha aiutato a "fare" da solo.

Siamo rimasti abbarcciati, per poi addormentarci insieme.
Risvegliarsi insieme... non avendo voglia di alzarci... illanguiditi l'uno nelle braccia dell'altro...

Ma poi ci siamo alzati. Abbiamo preparato la cena e siamo rimasti a guardare la TV. Come al solito, come una famiglia...

Lunedì, giornata intensa al lavoro. Con Cicitto ci siamo sentiti all'ora di pranzo. Tornato a casa, mi sono riposato un pochino e poi sono andato dalla Mamma: serata piacevole e rilassante. Sulla via del ritorno, mi ha chiamato il Mio Amore.
Ed è passata un'altra calda giornata.

Oggi, al lavoro sembrava una giornata amorfa, ma poi c'è stato il colpo di scena, con un paziete da trasferire d'urgenza a Lecco. Lasciatolo, siamo tornati con i tre pazienti che erano andati a fare la coronarografia. Poi una paziente in arresto in un altro reparto: corri, agisci, ma nulla da fare... Ti senti frustrato!

Tornato a casa, stanco, mi metto sulla poltrona. Ma devo andare al Globo, per fare degli acquisti. C'è un caldo fastidioso ed appiccicoso. Solo nel centro commerciale si stava bene.
Il resto del pomeriggio e della serata è volato a riposare, nell'atttesa di sentire il mio Cicitto.

Quindi, per ora, nell'attesa della sua telefonata, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

sabato, giugno 17, 2006

Settimana veloce...


Non siamo Uomini, non siamo Donne: siamo Angeli!

Stavo vedendo, per l'ennesima volta, il film con Patrick Swayze: "A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar"
.

Come ogni volta, mi sono emozionato.
E' difficile essere sè stessi, ma bisogna crederci!

Saltiamo di palo in frasca...
Eravamo rimasti a lunedì...

Martedì mattina, mi sono svegliato per tempo, ho ripulito casa, ho fatto la doccia solare, poi sono andato a pranzo con il Mio Amore. Siamo andati al solito self service, dove si mangia benissimo, ma che potremmo considerare un cruicing, tanta la presenza di menbri della FAMIGLIA.
Al tavolo vicino al nostro c'era una donna, molto caratteristica, con un prendisole nero a grandi rose rosse, con enorni orecchini di finte perle mabè, che le facevano da parabola, per meglio ascoltare le nostre conversazioni, che abbiamo forzato verso il piccante, per renderle la vita più interessante. E' stato molto bello stare lì con il mio Cicitto.

Tornato a casa, ho perso un pò di tempo in facezie, per poi andare dalla mia Mamma, dove ho trascorso una serata piacevole.

Mercoledì, ho dovuto fare mattina. Tranquilla. Tornato a casa, un riposino e poi da mia zia Melina.
L'indomani, ancora mattina. Per fortuna, ancora tranquillo, sebbene pieno.
A casa mi sono un pò riposato, poi mi sono messo in macchina per andare dal mio Amore: settantacinque minuti di code per fare quindici chilometri.
Lo trovo in maglietta e boxer. Ed io, particolarmente porco ed eccitato avrei voluto fare "un poco di amore", ma aspettavamo dei nostri amici e Cicitto non si era ancora ripreso dal momento di depressione che lo aveva colto martedì, all'improvviso. Comunque, gli ho abbassato lo stesso i boxer per gustare... un pochino di... intimità.
Sono arrivati, verso le otto, Marisa e Giovanni. Abbiamo chiacchierato davanti ad un aperitivo, per poi andare in un ristorante, che sembrava tanto un luogo per coppiette. Anche qui, coppie di gay ed una transessuale. Ma questo è statto solo il corollario ad una bellissima serata con dei magnifici amici. Abbiamo mangiato e chiacchierato, nella più assoluta libertà, sebbene Cicitto non abbia ancora voluto fare comin out con loro, si sono comportati come se lo avesse già fatto.
Lasciatici sotto il portone di casa del Mio Amore, lui mi ha dato le sue camice da portare in tintoria e poi sono tornato a casa.

Oggi mi sono svegliato tardi, sono andato a lasciare le camice, ho fatto benzina e poi mi sono preparato per andare al lavoro. Ho chiamato Cicitto, intanto che mi avviavo e pare che anche per i nostri amici la serata è stata piacevole e divertente.
Pomeriggio laborioso, ma scorrevole.
A casa ho atteso la telefonata del Mio Amore, guardando il film.

Ma il tempo è volato e, solo ora, mi accorgo che sono quasi le due e mezza. Domani non debbo alzarmi presto, perchè faccio pomeriggo, ma sarà bene che mi metta al letto, giacchè, domani sera si va a ballare.
Vi racconterò tutto nel prossimo post...

Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Ator.

Giorno dopo giorno...


Sembrano giorni tutti uguali...sembrano...

Altri giorni di lavoro.
Venerdì, ho dovuto cambiare turno, facendo "giornata", per un impianto di Defibrillatore biventricolare, che è stato un vero massacro: una procedura difficilissima e complessa, che non ha sortito l'effetto voluto, sorbendoci ottantacinque minuti di scopia.
Per fortuna non dovevo andare da nessuna parte, tornato dal lavoro, così, mi sono sdraiato sul divano a riposare.

Sabato ho fatto mattina, per fortuna, è iniziato un ciclo positivo, con l'Unità Coronarica tranquilla. Tornato a casa, un pò di riposo, poi da Cicitto. Un pò di coccole e poi a fare shopping. Lui ha trovato due bellissimi paia di pantaloni ad un prezzo accessibilissimo; abbiamo trovato una bella canotta per gli allenamenti, che incrocia sulle spalle mettendo in evidenza i suoi dorsali; un vaso carino, per sua zia ed un Oscar ironico per Marisa. Io ho preso due cornici divertenti, per le mie nipoti ed una maglia ironica per mio nipote ed un Tapiro d'oro per mia sorella, della quale mi ero dimenticato il giorno del compleanno; inoltre una deliziona camicia per me ed un costume da mare: non so resistere agli acquisti.
Tornati a casa, abbiamo fatto le prove degli acquisti, sfilando per casa, come sulla passerella di Dolce&Gabbana

Poi, siamo andati a cena, al ristorante cinese, quindi, passati un attimo da casa, ci siamo diretti verso Bergamo, per nadare a ballare al GetUp. Ma, arrivati, ci rendiamo conto che c'erano poche macchine nel posteggio, proviamo lo stesso ad entrare, ma ci rendiamo conto che la Serata Orsetti, sarà sabato prossimo. Quindi dierto front e via verso il Divina, dove siamo accolti con il grande calore di Lory e Fulvio. Ci fa accomodare in un tavolo in multiproprietà, con un gruppo di ragazze ed un unico ragazzo "dai polsi slogati".
Miss Divina, sta organizzando una serata in collaborazione con Madame SiSi, per il compleanno del locale e Lory ci consegna un fascio di inviti: "...Così li potete lasciare dalla vostra estetistaaa, dalla vostra parrucchieraaa...".
Una delle ragazze al tavolo con noi, sicuramente una "Kamikaze", aveva puntato Cicitto, rendendosi conto, solo dopo, che stavamo insieme.
Una serata divertente, come sempre.

Lascio il Mio Amore sotto casa e mi avvio verso casa mia. Ma non riesco a prendere sonno se non alle cinque.
Mi sono alzato verso le undici e mezza, poi sono stato dalla Mamma, per un'urgenza con il catetere vescicale della Nonna, quindi al lavoro.
Pomeriggio tranquillo, raccontando della serata ai miei colleghi e programmando di metterci tutti in coda dietro la limousine bianca di Miss Divina per andare al compleanno della nostra Star.
Ho chiamato due volte Cicitto, nel pomeriggio, che gli è passato decisamente meglio di quello di domenica scorsa, per poi risentirci quando sono arrivato a casa. Anzi ci siamo collegati via Webcam, potendoci vedere.
Mi sono addormentato tardi...

Sta mattina, lunedì, sveglio per le dieci e mezza, con l'ormai consueto dolore alla schiena che non mi permette di muovermi per almeno un'ora da quando mi alzo. Ho perso quasi un'ora in bagno, radendomi e facendo una lunga doccia, quindi un pò di TV, un toast e via, verso un'altro pomeriggio di lavoro.
Ho chiamato Cicitto, intanto che andavo in ospedale: tutto OK.
anche questo pomeriggio è andato bene, anche se meno divertente, rispetto a quello di ieri.
Tornato a casa, le strade sembravano irreali, sembrava di essere dentro Matrix: assolutamente vuote; dalle finestre aperte, veniva, all'unisono, la voce del cronista della partita d'esordio della Nazionale ai Mondiali.

Io non sono un grande tifoso e debbo ammettere che giravo solo di tanto in tanto sulla Rai, per vedere a che punto fossero, per poi tornare su "L'oro di Napoli", un delizioso film di Vittorio De Sica: un ironico e amaro spaccato sulla Napoli degli anni cinquanta. Rivedere le piazze, i vocoli, i palazzi, la gente di Napoli è stato meraviglioso: spero di poterci ritornare un giorno con il Mio Amore. Ci abbiamo fatto il nostro Viaggio di Nozze: il nostro primo viaggio insieme, come coppia riconosciuta.

Questa notte sono reperibile, fino alle sette e un quarto: speriamo che non mi chiamino!
Domani, martedì, devo dare una ripulita a casa, poi spero di andare a fare una doccia solare, quindi a pranzo da Cicitto e poi dalla Mamma. Mercoledì dovrò lavorare di mattina.

Per ora vi saluto e vi abbraccio, sperando di riuscire a prendere sonno. Vostro, Ator.

venerdì, giugno 09, 2006

Laggiù scorre il fiume...


Ci sono sempre dei giorni...

...E, a volte, il fiume diventa un ruscello, il ponte è davvero un punto di unione, le parole si perdono nell'acqua ed i gesti ti portano a superare ogni difficoltà...

Questi ultimo giorni sono stati veloci.
Lunedì, mi sono svegliato abbastanza presto, sono andato in banca, poi in stazione per prenotare i biglietti per il nostro viaggio a Rimini, poi mi sono riposato un attimo, prima di andare a pranzo da Cicitto. Tornato a casa, sono andato dal dentista, poi ho fatto una lampada solare, un riposino per poi prepararmi per andare a lavoro.
Turno di notte pieno, per pazienti difficili, ma anche perchè Lara mi ha parlato di sè, ma la notte è volata.
Ho dormito dalle otto e mezza fin verso le due, poi ho chiamato Cicitto, ma avevo ancora sonno e mi sono cincischiato ancora nel lettone,
Pomeriggio sonnolente, ma ho poi telefonato al Mio Amore: avevo troppa voglia di sentirlo. Poi sono andato ancora al lavoro.
Altra notte lunga.
Mercoledì mi sono svegliato verso le due, ho chiamato Cicitto, ho passato il pomeriggio senza far nulla di speciale.
Sono andato a cena a casa di mia zia Melina. Cena tranquilla, in cui ho mangiato troppo per le mie abitudini, quindi a casa, dopo la telefonata con Cicitto.

Oggi, giovedì, mi sono svegliato verso le cinque e mezza per il mal di schiema ed alla mandibola, per poi tornare a dormire fin verso le nove e mezza. Sono andato dal commercialista per far compilare il modello 730, tornato a casa, mi sono buttato nelle pulizie di casa, facendo anche la lavatrice, ho sentito la Mamma Adottiva, che mi diceva che domani non è a casa perchè è stata invitata ad un matrimonio, intanto mi chiamava la Pirri, che mi ha chiesto di cambiare il mio turno con il suo: domani farò giornata. Quindi sono andato a fare la spesa, poi ho chiamato Cicitto, quindi, finalmente, mi sono seduto a riposare.
Un pò di TV e poi sul divano, dove mi sono addormentato.

Quando è arrivato Cicitto, non mi ero ancora reso conto dell'oraraio. Abbiamo chiacchierato sul divano: io ero particolarmente eccitatato, abbiamo giocato, fino a quando lui si e infilato nella doccia ed io mi sono infilato nel lettone ad aspettarlo.
Abbiamo fatto l'amore per ben due volte, poi ci siamo appisolati abbarcciati.
Il Mio Amore era piuttosto depresso, senza un motivo apparente, ma alla fine ne è uscito abbastanza bene.

Ci siamo alzati verso le otto e venti, per poi preparare la cena. Serata tranquilla alla TV, quindi verso le dieci e mezza, lui è andato a casa, mentre io sono rimasto a rigovernare i piatti.

Ancora TV ed ora con voi...

Buona notte Amore Mio!!! Ci sentiamo domani, per poi vederci sabato.
Le paure sono solo dei fantasmi che ancora non abbiamo avuto modo di esorcizzare, ma che non possono farci alcun male.
Li esorcizzeremo insieme!!!

Per il momento, vi saluto e vi abbarccio. Vostro, Sal.

lunedì, giugno 05, 2006

Qualcuno oltre il fiume....


Ci sono giorni...

Ci sono giorni in cui ti senti stanco, distrutto , saccheggiato.
Giorni in cui torni a casa con le articolazioni doloranti.
Giorni in cui non vorresti vedere nè sentire nessuno.
Ma sai che c'è qualcuno, al di là del fiume, oltre il ponte, che aspetta di sentire la tua voce. E, quando la senti, svanisce la stanchezza, si ricostruisce tutto, e tutto ti viene restituito...

Ho avuto una settimana difficile, di duro lavoro.
Giovedì sera, Cicitto è venuto a cena e si è fermato a dormire: era in ferie.
Venerdì, ci siamo alzati tardi. Io ero già sveglio dalle nove e mezza, ma ho perso tempo in bagno, radendomi, facendo una lunga doccia, spalmandomi di lozione per il corpo... Solo verso le dieci e mezza, sono andato a svegliarlo, baciandolo e lui mi invita a reinfilarmi nel lettone. Così faccio, tentando di infilarmi anche dentro di lui. Ma ci alziamo, una colazione, ormai a tarda ora, poi all'Auchan, per la spesa, dove sembarava che fossero passate le cavallette: la gente era a frotte, con carrelli stracolmi di ogni possibile acquisto, mancava solo che si portassero via gli scaffali.
Ottimo incontro: suo zio. Una persona molto carina, così come la moglie, che salutandoci, ci ha detto: "Venite a trovarci...".
Abbiamo pranzato tardi. Poi lui si è prontato a lavare i piatti.
Coccole, un giro al computer. Ma poi si è finiti nel lettone, dove abbiamo fatto, lungamente, l'amore.

Verso le sei, siamo andati a trovare sua sorella, quindi a casa: cena, TV e poi lui si è avviato verso casa ed io a lavare i piatti ed a nanna. Ero piuttosto stanco. Mi dovevo alzare presto, per andare a lavorare.
Sabato, mattinata al lavoro: pesante ed incasinato.
Tornato a casa, telefono a Cicitto, poi mi riposo un pochino. Quindi rasato, doccia ed in macchina.
Arrivato da lui, abbiamo deciso di andare a fare shopping: abbiamo trovato delle cose davvero carine ed ad un prezzo accessibile. A me è venuto una forma di sciatalgia che mi faceva zoppicare per il dolore: conseguenza della mattinata di fatiche.
Torniamo a casa, ci riposiamo un pochino, quindi a cena da "Claudio", dove ho preso un Aulin, che ha fatto effetto solo dopo alcune ore.
Siamo andati alla volta dello StudioZ, dove troviamo le sale insolitamente vuote. Io dovevo fare subito pipì, ma quando esco dal bagno, Cicitto mi dice che c'è mia nipote Natasha, con il suo compagno, ma che io non avevo assolutamente visto.
Non la vedevo più da oltre sette mesi, da quando è andata via di casa, senza un apparente motivo e senza dare alcuna spiegazione, tagliando i ponti con tutta la famiglia.
E' lei che viene ad abbracciarmi, riaprendo il mio cuore. Un primo momento di imbarazzo, ma poi le dico: "Mi manchi"... "Anche tu mi manchi"... e lì un lungo caldo abbraccio con le lacrime agli occhi ed il nodo in gola.
Si va a bere qualcosa, poi loro vanno in pista e Cicitto ed io ci mettiamo a sedere.
Bella musica, come sempre. Ritroviamo Rosetta, la "Colonna dello StudioZ"; ma c'era anche "Robocop", un ragazzo magrissimo che cammina a scatti come un robot; c'era "Il figlio segreto di PippoFranco"; ma anche "Cesare Ragazzi", uno che ha una pelata storica ed un sorriso da ebete ormai pietrificato sulla faccia; abbiamo ritrovato anche "Il figlio di Pignoli", uno che sembra la copia, più giovane, del mio expadrone di casa, che non si muove di un muscolo per tutta la serata, rimanendo seduto ad osservare la pista. C'era Davide, il capo della sicurezza, che ci ha dato delle novità incredibili sul futuro dllo Studio.

Non sapendo più resistere, ho chiesto a Cicitto di scendere in pista, ma alla fine ho dovuto andare da solo. "La vecchia Zia" si è messo a ballarmi intorno, tanto che mi sono sentito in imbarazzo e sono tornato ai divani. Ma la voglia di ballare era tanta e, scostato il tavolino, mi sono messo a ballare lì, vicino a Cicitto, che non si è mosso per nessun motivo.

Siamo, poi, passati nell'altra sala, dove la musica era più "anni ottanta/novanta" ed, ancora, io a ballare e Cicitto fermo.
Verso le due, lui vorrebbe andar via, mantre io, ormai, libero dal dolore alla gamba e nel pieno della Catarsi Tersicorea, sarei andato avanti fino alla chiusura.
Ma, alla fine, desisto ed, in evidente tensione ci avviamo alla macchina, dove si apre una discussione.
Io non voglio sentirmi come "Rosetta" che balla da sola in pista, scatenandonsi e lanciando urli, intanto che il marito resta seduto per tutto il tempo in un angolino.
Quando ci siamo conosciuti, io frequentavo lo StudioZ tutti i venerdì e sabato, ballando da quando arrivavo fino alla chiusura, fermandoci, dopo al Pub per un panino ed una birra e rientrando a casa alle sei, per poi dormire qualche ora ed andare a lavorare il pomeriggio.
Ora, si va a ballare qualche volta al mese, rientrando a casa per le due e mezza. Ma non me ne lamento.
Non voglio, però dovermi sentire in colpa se a me piace ballare, anzichè rimanere seduto a guardare gli altri che si muovono.

Lasciato Cicitto sotto casa, torno da solo fino a casa mia. Mi siedo alla televisione, ma non riesco ad avere sonno. Mi addormento solo verso le cinque e quaranta. Mi sveglio un paio di volte. Poi mi alzo verso le dodici e mezza, preparandomi per andare a lavorare.
Sulla strada per l'ospedale, chiamo Cicictto, ma tutti i telefoni sono spenti, segno che stà ancora dormendo. Mi confermerà che si è alzato verso le due e venti.
Quando riesco a richiamarlo, gli chiedo come va, al che mi risponde, con tono quasi accusatorio: "Male!".
Lo sapevo!!!

Il pomeriggio prosegue in un reparto difficile, con pazienti problematici. Ma riesco a sganciarmi un attimo, verso le sei, per richiamarlo: pare un pò meglio, ma...
Quando arrivo a casa, sono davvero stanco. Mi metto sulla poltrona e non ho la forza di fare nulla. Attendo la sua telefonata, che arriva verso le dieci e cinquanta: qualcosa è migliorato, ma sono sicuro che torneremo ancora sull'argomento. Tanto più, che anche sabato prossimo dovremmo andare a ballare al GetUP e domenica lavorerò ancora.
Non è certo colpa mia se ho un lavoro con i turni.

Basta con questi sfoghi!
Tanto più che sò per certo che Cicitto mi ama, tanto quanto lo amo io e che risolveremo insieme qualsiasi problema!

Sarà meglio che chiuda, anche perchè sta mattina, lunedì, devo andare in banca, poi in stazione a prenotare il viaggio per Rimini, poi a pranzo da Cicitto, quindi nel pomeriggio dal dentista, se riesco, farò una lampada solare e poi al lavoro, per il turno di notte.
Quindi vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.