giovedì, settembre 07, 2006

Aiutare gli Altri per aiutare Sè stessi...


La condanna di essere "il migliore amico dei miei amici"...

E' cominciato tutto già dalle elementari, per poi proseguire alle medie, con il clou al liceo... poi via verso l'università e tutto il resto...

C'era sempre la giusta frase per tutti, la porala giusta al momento giusto, telefonate in cui mi sedevo sul pavimento del corridoio perchè le gambe non mi reggevano più e perchè così era tremendamente confidenziale, modello film americano...
Non avevo ancora il cellulare (erano altri tempi), altrimenti mi avrebbero chiamato in continuazione: per sapere cosa dire al loro ragazzo, alla loro madre... mentre io non sapevo neanche come dire a me stesso che ero gay... o meglio lo sapevo benissimo, ma mi sentivo l'unico uomo sulla terra...

Avevo bisogno di capire... e così mi dedicai allo studio dell'esoterismo, i Tarocchi non ebbero più segreti, riuscivo a visualizzare l'eventuale fidanzato solo conoscendo il nome... e tutti venivano a farsi leggere le carte: prevedevo tutto per tutti, ma per me c'era solo il vuoto ed il silenzio...

Quando ebbi il mio primo teleonino, un Ericson che sembrava una mattonella, non smetteva mai di suonare, fui costretto ad attivare la segreteria, ma qualcuno chiamava anche ad orari improbabili come le due di notte, intanto che io stavo dormendo... ho dovuto mettere un freno...

Ma come fai a non rispondere alle richieste di aiuto dei tuoi amici?!?

Tanti anni sono passati...
Anche per vie traverse, arrivano ad avere il mio numero di telefono persone che neanche conosco, ma ho imparato a spegnere il cellulare almeno quando dormo o quando sono con il Mio Amore (non sopporterei di essere disturbato intanto che stiamo facendo l'AMORE)...
Ancora chiedono consiglio, aiuto, supporto, la giusta parola, l'abbraccio e la confidenza, la valvola di sfogo... ed io ci sono...
Ma è pesante!!!

Quando qualcuno ti chiama piangendo perchè il suo compagno ha deciso che è tutto finito, o quando ti dicono che la loro madre ha un tumore, o...

Con un pò di ironia dissi ad una mia amica: "Piangi pure sulla mia spalla. Starò qui, abbracciato a te finchè non mi creserà il muschio..." Ma si sarà sparsa la voce?...

Ho sempre sostenuto di poter metabolizzare tutto, di trasformarlo in qualcosa di positivo... ma il peso si fa sentire..

Per ora il mio primario interesse, la mia priorità assoluta è rivolta verso il Mio Cicitto, l'Uomo che AMO e vorrei fosse sereno e felice...

Certo non voglio abbandonare gli altri, ma ogni cosa ha la sua priorità...

Mi rendo conto,però, che anche i miei amici mi sono stati catartici: c'è sempre qualcuno che sta peggio di me, analizzando i loro problemi analizzavo i miei.
Come dico sempre: "Io mi ascolto!"
E parlado agli altri, dando consigli, analizzando le loro situazioni, risolvevo anche i miei problemi...

In fondo, avere dei buoni amici fa sempre bene!!!
Fa bene a loro e fa bene a te!!!

Forse ho straparlato, come al solito, quindi vi auguro la buona notte...
Buona notte ed un abbraccio a tutti i miei amici... Vostro, Sal.

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