domenica, febbraio 26, 2006

Uscire dalle crisi...


Aspettative....

Smontato dalla notte di lavoro, ho dormito a lungo.
Quando è arrivato Cicitto, abbiamo fatto l'Amore e dopo ci siamo preparati per uscire a cena con i nostri amici, Giovanni e Marisa. Ci siamo trovati alla Locanda. Abbiamo trascorso una serata davvero piacevole, con chiacchiere e battute salaci. Si è anche parlato del nostro rapporto con estrema naturalezza, quasi che loro non aspettassero altro che noi parlassimo.
Tornati a casa, abbiamo ancora chiacchierato sulla serata, per poi metterci a letto.
Notte un pò insonne. Purtroppo io russo e, nonostante Cicitto metta i tappi per le orecchie, mi sente, toccandomi col piede per farmi smettere, ma così facendo io mi sveglio. C'è poi il mio materasso che è meno rigido di quello a cui è abituato Cicitto.
Comunque, ci siamo svegiati verso le dieci e un quarto. Per lo meno, io.
Sono andato in bagno, a prepararmi e poi sono tornato in camera, dove ho svegliato il Mio Amore con un bacio sul collo, lui mi attira a se e mi bacia.
Incominciamo bene la giornata!!!

Dopo colazione, ci siamo avviati verso l'Ikea.
Io non avevo nulla da comprare, ma già in macchina pensavo che, forse, avrei potuto prendere un paio di piantine e, magari, anche i sottovaso in ceramica e....
Cicitto avrebbe voluto prendere dei lampadari ed una lampada e...
Dopo il giro al paino superiore, già trovando delle idee, ci siamo fermati per il pranzo, per poi continuare con le compere, arrivando, alla fine, a riempire un intero carrello.

Torniamo a casa e posate gli acquisti, organizziamo la cena. Cicitto sembra in crisi...
Vorrebbe andare a casa ( per dormire nel suo letto, per poter dormire fino a tardi, per andare in palestra, per fare le pulzie in casa, ....). Dall'altra parte, vorrebbe rimanere....

Io non volevo che stesse male e gli ho anche proposto di andare.
Ma al fine è rimasto, andando a letto mogio, senza neanche darmi la buona notte.
Avevo il cuore a pezzi!!!
La notte è passata ed, al risveglio, lui stava bene ed era contento di essere rimasto.

Auchan, pranzo, poi lui va a casa ed io sistemo alcune cose in casa, sonnecchio un pò sul divano: mi sento sfibrato.
Verso le sei e quaranta vado da mia zia Melina. Cena tranquilla, serata piacevole, ma poi vengo a casa, dove non riesco a prendere sonno prima delle tre e mezza.

Sabato mattina, mi sveglio verso le dieci e mezza ed inizio subito con le pulizie di casa. Chiamo cicitto all'ora di pranzo e poi mi metto alla TV.
Un pomeriggio lungo.
Cicitto arriva verso le sei , quattro chiacchiere sul divano, ma avevamo programmato di andare al MediaWorld le WebCam. Dobbiamo prepararci.
Mi chiede cosa abbia, al che, io rispondo che avrei preferito passare più tempo con lui in questi giorni.
CRISI!
In macchina, silenzio; al centro commerciale, dove c'era una confusione pazzesca, silenzio, ma anche una reazione al limite del collasso.
Ci sediamo in una panchina, lui che respira appena ed io a cercare di farlo sbloccare.
Usciamo. L'aria fredda ritempra. In macchina cerco il dialogo: non sopporto quel mutismo, vorrei una reazione, una lite, un urlo...
Lui non vuole più neanche nadare al compleanno di sua nipote Marta.
Lo convinco, riprendiamo la strada verso casa.
Durante il percorso, Cicitto incomincia a giustificarsi: lo stress del lavoro, il bisogno di un pò di pace,...
In quel momento, io non ho saputo più trattenermi...
Mi sono sentito mettere dalla parte del torto, come se fossi io a non voler capire, mi sono sentito vittima di un ricatto morale e psicologico: anch'io ho i miei problemi, anch'io ho le mie fatiche e la stanchezza per situazioni su cui non puoi intervenire per cambiarle. Volevo solamente passare più tempo con l'Uomo della Mia Vita, magari riposare insieme in dolce far niente, chiudere fuori dalla porta tutti i problemi, stare solo noi due...
Ero sull'orlo delle lacrime...
Mi chiede di accostare, perchè non vuole andare da sua sorella se prima non ne parliamo.
Così facciamo. Il chiarimento arriva. Andiamo...

A casa della Topona, tutto molto veloce. Ci mettiamo in macchina ed andiamo al Caminun, dove abbiamo cenato con tutta la famiglia.
Alla fine è andata bene, sebbene Cornelio avesse incominciato a lamentarsi già sul pianerottolo e poi ha continuato al ristorante. Ma tutto è andato bene lo stesso.
Dopo cena, hanno voluto che passassimo un poco da casa loro.
Verso le undici e mezza, eravamo già in macchina. Prima siamo passati da casa mia, poi siamo andati a casa di Cicitto per lasciare la sua macchina, quindi a Bergamo, al Divina.

Il bordellaio di sempre. Non si trovava neanche lo spazio per stare in piedi.
C'era tutto il cast delle Drag al completo, in abiti maschili ed alcuni non li avrei riconosciuti se li avessi incontrati per strada.
Tavolo in multiproprietà, drinkes rigorosamente rossi e Lory che faceva la PAZZA, gestendo quella marea di gente ed invitando tutti per la serata di martedì al Bolgia.
Veniamo via, ormai alle due. Lascio Cicitto sotto casa a rientro da me. Ma non riesco a prendere sonno, se non alle quattro.
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Alle dieci e mezza sono sveglio e mi metto subito all'opera per installare la Web.
Non ho fatto in tempo a capire che funzionava, che mio nipote mi ha assalito dal web.
E' stato molto bello poter vedere tutta la famiglia e parlare e vedersi.... I miracoli della scienza moderna!

Ho sentito Cicitto per la una e mezza e ci vedremo più tardi.

Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

mercoledì, febbraio 22, 2006

Tempo vissuto bene...

Notte tranquilla, almeno fino ad ora...

Sono arrivato al lavoro, con scarsa voglia, ma una volta in reparto, mi sono ripreso. Titti ed Angy smontavano dal pomeriggio, mentre io sarei stato con Pasqua.
Ci siamo portati subito avanti con i lavori e, già alla una, avevamo finito tutto restandoci solo l'attività di sorveglianza.

Pasqua ha portato due DVD dei film di Troisi: "Non ci resta che piangere" e "Il postino".
Non credo che lei ne abbia visto molto, perchè si è appoggiata con la testa alla scrivania e si è assopita. Io, che sono patologicamente insonne, ho gioito per il primo e mi sono commosso fino alle lacrime per il secondo. Ho fatto "la donna incinta", con lunghi singhiozzi e calde lacrime: i poeti tristi fanno sempre commuovere...

Ripensavo a questi giorni, a come ho sprecato del tempo in nottate a vigilare la mia Vita e di giorno a dormire; il lavoro era una necessità, ma c'era così tanto da fare che non ho potuto pensare...
Pensare a come siano volati questi ultimi anni: sembra ieri che sia partito da casa dei miei con un borsone ed una valigia ed ora mi ritrovo ad avere una casa mia ed un Compagno da tre anni.
Il venticinque di gennaio di dieci anni fa, non sapevo neanche dove sarei andato a sbattere ed ora ho un lavoro stabile, una vita serena ed un Amore Meraviglioso.

Eppure non mi sembra di essere cambiato tanto.
Certo, ho un look diverso, ho tagliato la barba ed accorciato i capelli che si stanno brizzolando, guido la macchina con più disinvoltura, gestisco autonomamente la mia vita, faccio regolarmente l'Amore...
Sono in molti a ricordami che non sono più il Sal di una volta... Ma sono sempre io!
Più vecchio, forse; più saggio, può darsi; più sicuro... anche perchè adesso non sono più solo: c'è il Mio Cicitto, con il quale programmare la vita futura ed i giorni più prossimi, gli anni che verranno ed il fine settimana che arriva...

Mi rendo conto di essere sereno, tranquillo, appagato... Felice!!!

Leggendo alcuni post di altri blogger, sempre più mi convinco di essere fortunato.....

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

sabato, febbraio 18, 2006

Tutti Olimpionici...tutti vincenti...


Gli Italiani: popolo di santi, poeti, navigatori e sportivi... seduti davanti alla televisione...

Con le Olimpiadi in corso, tutti ci siamo trasformati in un popolo di sciatori di fondo e di slalom, di snowboarder, di pattinatori... tutti con le giuste critiche agli atleti che cannano, cadendo per un triplo axel, flip, toeloop e lutz..., infiammandoci per gli incontri di curling ( e pensare che, la prima volta che ho visto una gara di curling, pensavo le lanciassero delle pentole e che usassero delle scope di casa per fare lo sweeping).

Ma come si fa a resistere alla tentazione di salire su di un podio ed essere incoronati con una medaglia...

Intanto c'è la vita di tutti i giorni da portare avanti.
Eravamo arrivati a S.Valentino...


L'altro ieri ero a casa: mattinata passata velocemente, sono andato a pranzo da Cicitto. tornasto a casa, mi sono riposato un pochino, ho fatto un paio di telefonate, sono andato a prenotare il volo per la Sicilia per la metà di marzo, poi sono andato dalla Mamma Adottiva. Serata tranquilla, in famiglia. Il Papà, che finalmente è tornato a casa, era piuttosto scosso e quasi isterico, la Mamma che ne subisce gli sbalzi d'umore. Poi abbiamo avuto il nostro Contatto con il Mondo dello Spirito, che ci ha rasserenati tutti, con i Loro Messaggi di serenità e di gioia. Ho sentito Cicitto, quando già ero a casa: sono tornato piuttosto presto perchè ero alquanto stanco.
Ieri, ho fatto mattina. Tornato a casa, mi sono riposato, ma il pomeriggio è volato.
Ero reperibile, fino alle nove e un quarto (che palle!!!)
Quando è arrivato Cicitto, ci siano coccolati sul divano, per poi finire, come al solito, nel nostro lettone, dove abbiamo fatto l'Amore in Modo Meravigliso, con grande passione, tanto che poi non avevamo voglia di alzarci. Siamo rimasti accoccolati, sotto le coltri, abbracciati ed io raccontavo dei vari personaggi, un pò folkloristici che ritroverò in Sicilia ( a partire da Cinzia, la figlia della signora Enna, che aveva, come animale domestico, un pulcino, che poi è diventato in galletto, ma che lei teneva in braccio come fosse un gattino e sua madre che le diceva: "Ietta stu cosu!" e lei, con voce chioccia: "Tu non ami gli animali" e la madre: "L'animali si mangianu!"... e molti altri personaggi, tra soprannomi e corna...)

Ma ci siamo alzati e siamo andati a ritirare le sue camice dalla tintoria ed a fare la spesa. Tornati a casa, abbiamo preparato la cena, sempre con la speranza che non mi chiamassero per un'urgenza, così come abbiamo dovuto lasciare li cellulare acceso durante la nostra sessione di sesso intenso.
Cenato, guardando la TV e, verso le dieci e quaranta lui è andato a casa ed io sono rimasto a rigovernare la cucina.
Non mi hanno chiamato!!!
Il cielo ci ha regalato una serata tutta per noi senza urgenze, nè trasferimenti... Grazie!...

Oggi, non riuscivo ad alzarmi. Stò covando un bel raffreddore, con dolenzie muscolari, gola irritata, naso che gocciola,ed orecchie chiuse...
Andando al lavoro, ho chiamato il Mio Amore.
Il pomeriggio è stato tranquillo, anche se abbiamo fatto un ricovero. Ho stampato il manuale d'istruzioni per l'organizer che mi ha regalato Cicitto, perchè la versione in italiano era solo su un floppy, ma mi sono accorto che è molto più complesso di quanto non immaginassi: dovrò studiarlo.

A casa, ho guardato il pattinaggio artistico a coppie, nella sessione di "obbligatori", con la coppia italiana in testa alla classifica: mi sono esaltato, scivolando veloce e leggero sulle lame di pattini d'argento...

Ho sentito Cicitto, per la nostra telefonata della sera ed ora sono qui con voi.

Domani spero di recuperare un pò di salute, di scrollarmi un pò di raffreddore di dosso per poter organizzare una serata con il Mio Meraviglioso Uomo...

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

mercoledì, febbraio 15, 2006

Sempre e comunque, viva S.Valentino...


Un S.Valentino inaspettato...

Ho smontato da due notti lunghe e laboriose, l'aria condizionata era freddissima e mi sono preso un bel raffreddore. Il Papà Adottivo è ancora ricoverato ed oggi ha fatto la TAC Addome, forse domani sarà dimesso.
Ho sentito Cicitto solo per telefono e mi è mancato!

Oggi, tornato a casa dal turno di notte, ho mandato il mio messaggio di S.Valentino al Mio Amore, poi sono andato a dormire.
Svegliatomi, ho chiamato Cicitto, poi ho fatto un giro di telefonate: prima a Napoli, per sentire la mia amica Imma, che ha avuto un lutto recente, una telefonata lunghissima; poi ho chiamato il reparto per sapere del referto della TAC del Papà; quindi ho chiamato la Mamma Adottiva per riferirle del risultato.

Mi sono fiondato in bagno, barba, doccia e poi mi sono messo in macchina per raggiungere il Mio Amore.
Era proprio l'orario di punta, tanto che ho impiegato quarantacinque minuti per percorrere quindici chilometri ( e voi sapete che io non risparmio la mia piccola Micra).
Arrivato da Cicitto, ci siamo scambiati i regali di S.Valentino: io gli ho regalato una cravatta ed una bottiglia di champagne piena di sali da bagno; mentre lui mi ha regalato un Organizer, giacchè il mio è stato rubato il nove di gennaio ( ve ne ho già parlato). I biglietti sono sempre un regalo nel regalo ed il Mio Cicitto mi ha scritto che io sono e sarò l'unico uomo che lui amerà mai: "Sei la prima ed unica persona che voglio amare e, anche se può spaventare, l'unica che che ormai mi tiene in vita. Stiamo crescendo ogni giorno insieme e insieme affrontiamo tante e piccole prove quotidiane...." Non vi riporto tutto il messaggio, ma posso dirvi che mi ha fortemente commosso. E' il nostro terzo S.Valentino!

Verso le otto e mezza andiamo al ristorante cinese, per la cena, ma non avevamo prenotato e non c'era posto, o quasi. I gestori non sanno gestire il locale e non si rendono conto di quando i tavoli possano liberarsi e così hanno mandato via molte coppie, solo perchè non avevano prenotato, senza considerare che i posti si stavano liberando.
Nella nostra situazione, in contemporanea, altre due coppie di donne, palesemente lesbiche, a cui la cinese aveva proposto di condividere il tavolo. Ma tutti avremmo voluto qualcosa di più intimo...
Propongo a Cicitto di andare al Hong Kong, un'altro ristorante cinese poco distante, ma lui non era d'accordo, così, abbiamo optato per il take away.

Tornati a casa, ci accorgiamo che hanno anche sbagliato l'ordinazione: mancavano gli involtini primavera e gli spaghetti di sioa, sostituiti con del riso alla cantonese, gli era passato l'appetito: tutto era andato diversamente da come si era immaginato. Anch'io non ero molto soddistatto, ma noi usciamo sempre a cena, e poi non mi andava di creare altra tensione. Lui voleva buttare tutto nella spazzatura ed uscire, ma a cosa sarebbe servito?!
Quando si è calmato un pochino, abbiamo cenato, con quello che ci avevano propinato, guardando la TV. Lui continuava a scusarsi ed io a dire che non era importante, che la cosa fondamentale è che noi siamo insieme e non quello che mangiamo o dove.
Ma la prossima volta che gli viene proposto una variante al suo schema, che sia più propositivo e più elastico: tutto si può aggiustare, basta adattarsi ai nuovi eventi e... via verso nuove avventure...

Dopo cena, mi sono sdaiato sul divano, con la copertina pachwork sulle gambe, imitando la Mondaini. Ormai, la serata era stata recuperata...

Verso le undici e mezza, sono venuto via, con il proposito di rifarci giovedì e sabato e poi nei giorni in cui saremo entrambi in ferie, a fine mese.

Ora, non riesco a prendere sonno, come ogni volta in cui smonto dai turni di notte e sono qui con voi a raccontarvi in nostro S.Valentino un pò inusuale.

Una cosa è certa: Cicitto, io ti Amooooo!!!

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

domenica, febbraio 12, 2006

Folle, folle, folle...d'Amore...


Mi potranno girare un pò i coglioni?!?...

Incomincio a raccontarvi da questa sera e, forse, andrò a ritroso...

Il Mio Amore, il Mio Cicitto, è arriavato verso le cinque e mezza. Io stavo sonnecchiando sul divano, ci siamo coccolati un pò, per poi passare al lettone, dove abbiamo fatto l'Amore in modo meraviglioso.

Lui, che viene in modo violento, tanto da raggiungere i miei occhi ed io, che lo possiedo con forza e dolcezza, godendo dentro di lui...

Poi siamo andati a far shopping alle
"Torri Bianche"


Cena, poi siamo passati da casa, poi a casa di Cicitto, da qui al "Get Up", dove c'era la serata del Magnum Club

La serata è stata piacevole: bella musica, gente simpatica, tanti "Orsetti", non avevamo visto la discoteca così piena da tanto tempo.
Ma..... c'erano anche alcune persone che mi hanno piuttosto innervosito!
Un collega di palestra di Cicitto, che ha gironzolato come un'"Anima in pena", fino a quando non ha fermato il Mio Amore, chiedendogli se frequentava la stesse palestra ( coglione! lo sai benissimo: lo hai riconosciuto subito, così come lui ha riconocìsciuto te). Inoltre c'era il vecchio stronzo, con vent'anni almeno più di Cicitto, che non ha fatto che girare intorno e in un momento in cui mi sono girato ha fatto un gesto al Mio Amore, che me ne ha subito parlato, segno che non c'è nulla di cui io debba preoccuparmi.
Lui mi dimostra tutta la sua fiducia, ma a me sono girate lo stesso..... Non riesco a trattenere la mia genetica gelosia.
Ho lasciato Cicitto sotto casa, che continuava a dirmi che, se per me fosse un problema, non saremmo più andati al Get Up, ed io a spegargli che non è colpa sua, ma che io non posso fare a meno di essere come sono.
Tra Bergamo e casa mia, la mia piccola Micra ha aperto tutte le sue sedici valvole: sessanta già con la seconda, ottanta con la terza, cento in quarta per arrivare a superare i cento venti in quinta, ho superato decine di semafori col rosso e ringrazio Dio che al ponte la via fosse libera... Mi sono reso conto di essere arrivato a casa in un batter d'occhio solo quando avevo già la macchina in garage...

In questi ultimi giorni è stato davvero pesante.
Il lavoro pesante, il mio Papà Adottivo ricoverato per una Coronarografia ed ancora in ospedale, una mia cara amica di Napoli morta di tumore devastante...
Una settimana difficile!
Ieri sera ho assistito all'Innaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali, durante i quali mi sono fatto delle belle tirate di pianto liberatorio: mi emoziono ogni volta che assisto alle Aperture e Chiusure dei Giochi Olimpici.
In queste ultime sere mi sono sentito particolarmente stanco, mi sono messo a letto già verso le dieci, io che sono un nottambulo.
Sta mattina, ho approfittato del mio unico giorno di riposo, per rimanere a dormire un pò più a lungo. Poi mi sono messo a pulire casa, da cima a fondo, fin verso la una e venti, quando sono andato in ospedale dal Papà.

A cena, sta sera, c'era un vero campionario di varia umanità: c'era una tavolata di donne di varia età che festeggiava un compleanno e, come torta, hanno fatto trovare alla festeggiata, un gran cazzo glassato, la povera crista era davvero un cesso, e per giunta senza denti; ad un altro tavolo, uno strano trio di due donne ed un uomo... e non abbiamo capito quali ruoli giocassero i tre...; un altro trio di giovani PAZZE, che sembravano fuori posto al Caminun; poi sono arrivati un gruppo etereogeneo, due gay un ciccione, due donne ed un folle che non abbiamo capito se fosse bevuto o fatto o solo scemo, ceh ha importunato tutti i componeti dei vari tavoli in vario modo.

Ma in fin dei conti, è stata una serata piacevole!
Ancora sono qui, a scrivere, sull'onda di una gelosia immotivata: io mi fido del Mio Cicitto, so quanto mi ami e quanto io lo ami, ma, come dicevo prima, è una questione genetica. Il mio sangue siculo mi porta a essere una Furia, un'Erinni, un Pazzo d'Amore e mi dispiace di creare ansia, ma..... che colpa ne ho?!?...

Amore Mio, Mio Tenero ed Unico Amore, perdona la mia irruenza ed accettala come un gesto d'amore...

Ora è giusto che chiuda.
Vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

martedì, febbraio 07, 2006

Giorni un pò stanchi...


Rieccomi dopo un pò di giorni...

Devo incominciare a raccontarvi da venerdì, quando, dovendo far notte, avevo la giornata libera. Sono andato in banca a pagare le spese condominiali, all'ufficio esattoriale per pagare la tassa di iscrizione all'Albo, ho gettato i vetri, sono passato da casa per un breve riposo e poi sono andato da Cicitto per pranzare insieme.
Quando arrivo, lui mi guarda stupito, chiedendomi come mai a quell'ora, ma io non capisco e mi siedo ed aspetto che finisca le sue attività. Ma, dopo un pò che aspetto, chiedo come mai non si decidano ad andare a pranzo, al che, con tono quasi di scusa, mi fa notare che sono arrivato con oltre un'ora di anticipo: era tanto il desiderio di rivedere il Mio Amore, che non mi sono accorto di essere uscito di casa così presto.
Finalmente a pranzo. Con noi è venuta Bloddy Mary, che ad essere generosi, si può definire di poche parole, mentre noi abbiamo raccontato della nostra vacanza a Napoli di qualche anno fa e dei nostri amici e...

Tornato a casa ho sonnecchiato. Verso le otto e mezza, mi sono avviato al lavoro. Non abbiamo avuto il tempo di mettere piede in reparto, Ivan ed io, che siamo stati catapultati in un'urgenza: un paziente con un Aneurisma dell'Aorta deve essere trasferito immediatamente a Lecco. Parte Ivan, mentre io prendo le consegne degli altri pazienti e mi sono messo all'opera. Ma poco dopo arriva una telefonata dal Pronto Soccorso: un altro possibile trasferimento. Siamo nei casini: il mio collega era via, io non potevo lasciare l'Unità di Cura Coronarica incustodita, mentre il medico aveva bisogno di assistenza, con questo paziente. In qualche modo ci siamo sistemati. Intanto era tornato Ivan, ci siamo adoperati per la signora con una Dissecazione Aortica: monitorata, posizionato CVC e catetere vescicale, infusioni, intanto che il medico cercava un centro di cardio chirurgia che potesse accogliere la paziente. Nell'arco di cinquanta minuti, Ivan era di nuovo in ambulaza a sirene spiegate, questa volta verso Milano.
Per fortuna il resto della nottata è stato tranquillo ed è arrivato in fretta il mattino.

A casa, mi sono addormentato verso le otto ed ho dormito fin verso le tre. Al risveglio, ho chiamato Cicitto per accordarci sulla serata. Ho trascorso il resto del pomeriggio in modo sonnacchioso. Poi mi sono preparato e sono andato dal Mio Amore.
Dopo qualche chiacchiera, siamo andati a fare un pò di shopping. Sono riuscito a risolvere diversi regali, mentre Cicitto ha trovato una bella camicia ed un maglione lilla, che gli si adatta addosso in modo meraviglioso, mettendo in evidenza i suoi muscoli, inoltre abbiamo trovato dei boxer davvero divertenti.

Erano ormai quasi le nove. Siamo passati da casa, per lasciare i pacchi degli acquisti, quindi andiamo da "Claudio", dove si mangia sempre benissimo. Satolli, verso le undici, siamo passati da casa, per un riposino sul divano, per poi andare al Divina .
Qui, il solito marasma. Lory ci accoglie e ci sistema in un tavolo in multiproprietà, dicendo: "Accomodatevi qui...Togetheeer!". Bella musica, bella gente, bella comapgnia. Appena ci sediamo, siamo presi di mira da Melody, che ci abbraccia e ci bacia, raccontandoci dei suoi sei fidanzati.
Veniamo via verso le due e Lory, salutandoci, ci invita alla Festa del quattordici e ci dice: "Avete visto si sitooo? Mandateci una maaail, Sballaaateeee"
Lascio Cicitto a casa e mi avvio verso casa mia.

Domenica, mi sveglio verso le dieci e passo la mattina senza voglia di far nulla. Telefono al Mio Amore, verso la una e venti, augurandoci che il blocco del traffico non ci costringa a rimanere isolati.

Quando arriva, ci coccoliamo un pochino, poi andiamo all'Auchan, per fare un pò di spesa e per ritirare le camice dalla tintoria. Tornati a casa, ci troviamo arrapati e senza indugi ci infiliamo nel lettone a fare l'AMORE e ci alziamo solo verso le otto per preparare la cena.

Il resto della serata è trascorsa tranquilla.
Lunedì si torna a lavorare.

Ieri è sata una tranquilla giornata di lavoro. Al timbro, incontro Loredana, che mi racconta di aver cambiato reparto e parliamo anche di Saby, che si è licenziata dall'ospedale ed ora lavora in un pub aperto da poco. Tornato a casa, ricevo un messaggio da Emilia, la nostra cara amica di Napoli, e le richiamo subito. Rimaniamo al telefono per più di due ore, chiacchierando come fossimo entrabi seduti sul divano.

Stanco, decido di non andare da mia zia. Metto una pizza in forno e rimango alla TV.
Verso le dieci decido di mettermi a letto, da dove ho continuato a guardare "X-Man2". Quando mi chiama Cicitto si stupisce di trovarmi già sotto le coltri.

Oggi giornata ancora trascianta. Arrivato a casa, telefono alla Mamma Adottiva per avvertirla che domani potrebbero chiamare il Papà per la Coronarografia. Poi sono rimasto a sonnecchiare sul divano, ed ora sono qui con voi.

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

giovedì, febbraio 02, 2006

Finalmente è finito gennaio...


Sono incazzato come mandrillo...

Solo ieri ho scoperto che, ancora una volta internet non fa altro che fregarti. Dal tre di gennaio fino al ventisette, quando la sezione antitrodi della telecom, in via preventiva, mi ha disattivato alcune funzioni del telefono, mi hanno succhiato ben duecentotredici euro e vetiquattro centesimi, inserendosi sulla mia linea telefonica, immettendomi su di una numerazione satellitare intercontinentale.
Forse riuscirò ad avere un rimborso, forse...
Ma questo mi ha proprio fatto girare i maroni!!!

L'ultima beffa di un gennaio truffaldino.

In questi giorni, unica realtà meravigliosa è il Mio Amore, il Mio Cicitto.
Domenica pomeriggio, Cicitto è arrivato verso le tre e mezza, ma non riusciva atrovare un posteggio, perchè, il mio posto auto era sommerso dalla neve, così come le strade ed i posteggi intorno a casa. poverino ha girato per quasi tre quarti d'ora prima di tromare un buco dove lasciare la macchina.
Poi, però ci siamo rifatti, riempiandoci di coccole e di sesso. Abbiamo riso, parlato, gioito per essere insieme, a dispetto della neve e dell'inadeguatezze dei servizi comunali per la pulizia delle starde.

La serata è stata tranquilla, serena, familiare, tra la cena e la TV.

Lunedì si torna a lavoro.
In serata del lunedì, sono stato da mia zia Melina, per il compleanno di mio cugino Eros: niente di eccezionale, ma mi sono abbuffato.
Il martedi, sono stato dalla mia Mamma Adottiva; niente di eccezionale, ma mi sono abbuffato.
Sta mattina.... non riuscivo ad alzarmi... perchè mi sentivo appesantito...

Martedì sono dovuto andare a Lecco per accompagnare i pazienti per le Coronarografie. Tornato la mia caposala mi ha modificato i turni per coprire una malattia: così mi ritrovo a dover fare la mattina domani e la notte venerdì.
Tornato a casa, ho sentito Cicitto. Poi ho deciso che dovevo tagliare i capelli, poi sono passato in farmacia, quindi in banca, poi a fare la spesa, ho incontrato Giuseppe Macca con il quale ci siamo accordati per andare a cena una di queste sere.
Finalmente, torno a casa, scarico la spesa e poi mi metto in poltrona e non avevo più forza.
Mi sono riposato un pochino, ma il terrore era in agguato...
Squilla il telefono ed inizia il balletto di chiamate a numeri verdi, a centrali operative...e ancora non si sa come potrà finire... CAZZO!!!

Oggi, giornata infernale, in cui ho dovuto dividermi tra l'Unità di cura Coronarica e la Sala di Elettrofisiologia, poi una riunione di reparto, in cui ci mancava poco che ci accoltellassimo.
Sono riuscito ad arrivare a casa solo verso le cinque passate, quando ho potuto telefonare a Cicitto per rassicurarlo del fatto che non avessi telefonato prima. Era in angoscia.
A casa, ho avuto il tempo di fare la doccia ed è arrivato il Mio Amore.
E' stato meraviglioso ritrovarsi! Lui mi ha coccolato, ripagandomi per le giornate di merda.
Poi lui nella doccia ed io ad attenderlo nel lettone..... Sesso, sesso, sesso... ed ancora di più... AMORE. Siamo rimasti in intimità fin verso le sette e mezza.
Poi, ci siamo organizzati per la cena. Serata tranquilla e familiare, come al solito, finendo per guardare la TV. Verso le dieci e mezza, ha fatto il suo "squallido zainetto" ed è andato a casa.

Sono rimasto da solo, a scrivere, per racccontarvi, per condividere con voi, queste giornate difficili, ma anche piene d'amore.

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, SAl.