mercoledì, febbraio 15, 2006

Sempre e comunque, viva S.Valentino...


Un S.Valentino inaspettato...

Ho smontato da due notti lunghe e laboriose, l'aria condizionata era freddissima e mi sono preso un bel raffreddore. Il Papà Adottivo è ancora ricoverato ed oggi ha fatto la TAC Addome, forse domani sarà dimesso.
Ho sentito Cicitto solo per telefono e mi è mancato!

Oggi, tornato a casa dal turno di notte, ho mandato il mio messaggio di S.Valentino al Mio Amore, poi sono andato a dormire.
Svegliatomi, ho chiamato Cicitto, poi ho fatto un giro di telefonate: prima a Napoli, per sentire la mia amica Imma, che ha avuto un lutto recente, una telefonata lunghissima; poi ho chiamato il reparto per sapere del referto della TAC del Papà; quindi ho chiamato la Mamma Adottiva per riferirle del risultato.

Mi sono fiondato in bagno, barba, doccia e poi mi sono messo in macchina per raggiungere il Mio Amore.
Era proprio l'orario di punta, tanto che ho impiegato quarantacinque minuti per percorrere quindici chilometri ( e voi sapete che io non risparmio la mia piccola Micra).
Arrivato da Cicitto, ci siamo scambiati i regali di S.Valentino: io gli ho regalato una cravatta ed una bottiglia di champagne piena di sali da bagno; mentre lui mi ha regalato un Organizer, giacchè il mio è stato rubato il nove di gennaio ( ve ne ho già parlato). I biglietti sono sempre un regalo nel regalo ed il Mio Cicitto mi ha scritto che io sono e sarò l'unico uomo che lui amerà mai: "Sei la prima ed unica persona che voglio amare e, anche se può spaventare, l'unica che che ormai mi tiene in vita. Stiamo crescendo ogni giorno insieme e insieme affrontiamo tante e piccole prove quotidiane...." Non vi riporto tutto il messaggio, ma posso dirvi che mi ha fortemente commosso. E' il nostro terzo S.Valentino!

Verso le otto e mezza andiamo al ristorante cinese, per la cena, ma non avevamo prenotato e non c'era posto, o quasi. I gestori non sanno gestire il locale e non si rendono conto di quando i tavoli possano liberarsi e così hanno mandato via molte coppie, solo perchè non avevano prenotato, senza considerare che i posti si stavano liberando.
Nella nostra situazione, in contemporanea, altre due coppie di donne, palesemente lesbiche, a cui la cinese aveva proposto di condividere il tavolo. Ma tutti avremmo voluto qualcosa di più intimo...
Propongo a Cicitto di andare al Hong Kong, un'altro ristorante cinese poco distante, ma lui non era d'accordo, così, abbiamo optato per il take away.

Tornati a casa, ci accorgiamo che hanno anche sbagliato l'ordinazione: mancavano gli involtini primavera e gli spaghetti di sioa, sostituiti con del riso alla cantonese, gli era passato l'appetito: tutto era andato diversamente da come si era immaginato. Anch'io non ero molto soddistatto, ma noi usciamo sempre a cena, e poi non mi andava di creare altra tensione. Lui voleva buttare tutto nella spazzatura ed uscire, ma a cosa sarebbe servito?!
Quando si è calmato un pochino, abbiamo cenato, con quello che ci avevano propinato, guardando la TV. Lui continuava a scusarsi ed io a dire che non era importante, che la cosa fondamentale è che noi siamo insieme e non quello che mangiamo o dove.
Ma la prossima volta che gli viene proposto una variante al suo schema, che sia più propositivo e più elastico: tutto si può aggiustare, basta adattarsi ai nuovi eventi e... via verso nuove avventure...

Dopo cena, mi sono sdaiato sul divano, con la copertina pachwork sulle gambe, imitando la Mondaini. Ormai, la serata era stata recuperata...

Verso le undici e mezza, sono venuto via, con il proposito di rifarci giovedì e sabato e poi nei giorni in cui saremo entrambi in ferie, a fine mese.

Ora, non riesco a prendere sonno, come ogni volta in cui smonto dai turni di notte e sono qui con voi a raccontarvi in nostro S.Valentino un pò inusuale.

Una cosa è certa: Cicitto, io ti Amooooo!!!

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

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