martedì, febbraio 07, 2006

Giorni un pò stanchi...


Rieccomi dopo un pò di giorni...

Devo incominciare a raccontarvi da venerdì, quando, dovendo far notte, avevo la giornata libera. Sono andato in banca a pagare le spese condominiali, all'ufficio esattoriale per pagare la tassa di iscrizione all'Albo, ho gettato i vetri, sono passato da casa per un breve riposo e poi sono andato da Cicitto per pranzare insieme.
Quando arrivo, lui mi guarda stupito, chiedendomi come mai a quell'ora, ma io non capisco e mi siedo ed aspetto che finisca le sue attività. Ma, dopo un pò che aspetto, chiedo come mai non si decidano ad andare a pranzo, al che, con tono quasi di scusa, mi fa notare che sono arrivato con oltre un'ora di anticipo: era tanto il desiderio di rivedere il Mio Amore, che non mi sono accorto di essere uscito di casa così presto.
Finalmente a pranzo. Con noi è venuta Bloddy Mary, che ad essere generosi, si può definire di poche parole, mentre noi abbiamo raccontato della nostra vacanza a Napoli di qualche anno fa e dei nostri amici e...

Tornato a casa ho sonnecchiato. Verso le otto e mezza, mi sono avviato al lavoro. Non abbiamo avuto il tempo di mettere piede in reparto, Ivan ed io, che siamo stati catapultati in un'urgenza: un paziente con un Aneurisma dell'Aorta deve essere trasferito immediatamente a Lecco. Parte Ivan, mentre io prendo le consegne degli altri pazienti e mi sono messo all'opera. Ma poco dopo arriva una telefonata dal Pronto Soccorso: un altro possibile trasferimento. Siamo nei casini: il mio collega era via, io non potevo lasciare l'Unità di Cura Coronarica incustodita, mentre il medico aveva bisogno di assistenza, con questo paziente. In qualche modo ci siamo sistemati. Intanto era tornato Ivan, ci siamo adoperati per la signora con una Dissecazione Aortica: monitorata, posizionato CVC e catetere vescicale, infusioni, intanto che il medico cercava un centro di cardio chirurgia che potesse accogliere la paziente. Nell'arco di cinquanta minuti, Ivan era di nuovo in ambulaza a sirene spiegate, questa volta verso Milano.
Per fortuna il resto della nottata è stato tranquillo ed è arrivato in fretta il mattino.

A casa, mi sono addormentato verso le otto ed ho dormito fin verso le tre. Al risveglio, ho chiamato Cicitto per accordarci sulla serata. Ho trascorso il resto del pomeriggio in modo sonnacchioso. Poi mi sono preparato e sono andato dal Mio Amore.
Dopo qualche chiacchiera, siamo andati a fare un pò di shopping. Sono riuscito a risolvere diversi regali, mentre Cicitto ha trovato una bella camicia ed un maglione lilla, che gli si adatta addosso in modo meraviglioso, mettendo in evidenza i suoi muscoli, inoltre abbiamo trovato dei boxer davvero divertenti.

Erano ormai quasi le nove. Siamo passati da casa, per lasciare i pacchi degli acquisti, quindi andiamo da "Claudio", dove si mangia sempre benissimo. Satolli, verso le undici, siamo passati da casa, per un riposino sul divano, per poi andare al Divina .
Qui, il solito marasma. Lory ci accoglie e ci sistema in un tavolo in multiproprietà, dicendo: "Accomodatevi qui...Togetheeer!". Bella musica, bella gente, bella comapgnia. Appena ci sediamo, siamo presi di mira da Melody, che ci abbraccia e ci bacia, raccontandoci dei suoi sei fidanzati.
Veniamo via verso le due e Lory, salutandoci, ci invita alla Festa del quattordici e ci dice: "Avete visto si sitooo? Mandateci una maaail, Sballaaateeee"
Lascio Cicitto a casa e mi avvio verso casa mia.

Domenica, mi sveglio verso le dieci e passo la mattina senza voglia di far nulla. Telefono al Mio Amore, verso la una e venti, augurandoci che il blocco del traffico non ci costringa a rimanere isolati.

Quando arriva, ci coccoliamo un pochino, poi andiamo all'Auchan, per fare un pò di spesa e per ritirare le camice dalla tintoria. Tornati a casa, ci troviamo arrapati e senza indugi ci infiliamo nel lettone a fare l'AMORE e ci alziamo solo verso le otto per preparare la cena.

Il resto della serata è trascorsa tranquilla.
Lunedì si torna a lavorare.

Ieri è sata una tranquilla giornata di lavoro. Al timbro, incontro Loredana, che mi racconta di aver cambiato reparto e parliamo anche di Saby, che si è licenziata dall'ospedale ed ora lavora in un pub aperto da poco. Tornato a casa, ricevo un messaggio da Emilia, la nostra cara amica di Napoli, e le richiamo subito. Rimaniamo al telefono per più di due ore, chiacchierando come fossimo entrabi seduti sul divano.

Stanco, decido di non andare da mia zia. Metto una pizza in forno e rimango alla TV.
Verso le dieci decido di mettermi a letto, da dove ho continuato a guardare "X-Man2". Quando mi chiama Cicitto si stupisce di trovarmi già sotto le coltri.

Oggi giornata ancora trascianta. Arrivato a casa, telefono alla Mamma Adottiva per avvertirla che domani potrebbero chiamare il Papà per la Coronarografia. Poi sono rimasto a sonnecchiare sul divano, ed ora sono qui con voi.

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

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