domenica, marzo 26, 2006
Il ritorno...
Eccomi di ritorno...
Dodici giorni lontano dal mio Cicitto, in cui ci siamo sentiti continuamente al telefono, ma in cui ho sentito la sua mancanza in modo tremendo!
Le vacanze, fatte in inverno, sono decisamente più difficili. Le giornate sono lunghe, non si fa che dormire e mangiare. Ho, preventivamente, portato un pò di libri: ne ho divorato ben quattro.
Le uscite si trasformavano in "Coglion Tour", dove sapevi solo, grosso modo, l'ora in cui si sarebbe usciti, ma poi la meta e la compagnia era del tutto lasciata al caso.
Venere non era in forma, o meglio, era fin troppo in "Forme", con le sue crisi di depressione ed i suio sbalzi d'umore davvero difficili da gestire. Vicino a lei, "Cutupiddu" (in siciliano, è il criceto, la cavia), che si da tante arie da uomo di mondo, di musicista Haevy Metal, ma che, alla fine, è un povero depresso con crisi di paranoia ed ipocondria, che, purtroppo contagia a Venere.
Una sera, che siamo andati al Bouling, Venere ha fatto foto a tutto, anche alle scarpe, che sono una delle sue manie; giacchè facevano sempre canaletta, ha chiesto di far alzare le spondine a bordo pista, che si usano per i bambini: ha rovinato lo spirito del gioco, ma nonostante che, sbattendo a destra e a manca, buttasse giù parecchi birilli, sono rimasto in testa alla classifica: la classe non è acqua!
Avremmo dovuto andare al Pegaso od a Villa Romeo, ma non se n'è fatto nulla. In compenso siamo andati a vedere lo spettacolo del Circo di Moira Orfei. Bello, affascinante... caro. L'unico che si è divertito, come un pazzo, è stato Cutupiddu, che ha superato in entusiasmo anche le bambine di otto anni.
Ma, come sempre, i due fidanzatini hanno preso a litigare: è una costante!
Un pomeriggio siamo andati a Catania a fare shopping e poi ci siamo fermati a casa di Lilia, un'amica di Venere, che vive in un appartamento che sembra un museo degli orrori degli anni settanta. Cutupiddu, come al solito, non ha mangiato nulla.
Con i miei è andato sufficientemente bene, in modo particolare con mia madre, che in più occasioni mi ha chiesto di cicitto, sebbene non mostra ancora intenzione ad accettare una sua visita alla Sicilia.
Con mia sorella, siamo andati a far shopping, per comprare i regali per il Mio Amore: uno per il nostro terzo anniversario ed uno per il suo compleanno, che sarà a breve.
La casa, in cui ho vissuto per anni, mi sembra, sempre più, un luogo lontano, che non mi appartiene, che non riconosco. Trovo sempre cose cambiate, un accumulo di ciarpame inutile, che non mi prendo più la briga di buttare...
Ma la mia vita è altrove. Il mio Cuore, la mia Mente, la Mia vita è qui con il Mio Uomo, che non vedevo l'ora di riabbracciare!!!
Non mi dilungo più con le vicende di queste ferie mal riuscite.
Rimarrà solo l'affetto dei miei e dei pochi amici che ho potuto incontrare. Il resto si vedrà in estate...
Il rientro è stato tranquillo.
Uscendo dall'aeroporto, mi sento chiamare e vedo un volto, sicuramente conosciuto, ma di cui non ricordavo assolutamente che fosse, fingo spudoratamente di ricordare, scambio due parole e poi mi avvio con mia zia che era venuta a prendremi ed a cui dico che era un ingegnere che ci segue in ospedale. Solo dopo mi rendo conto che quel volto cordiale non era altri che il mio vicino di casa, il mio dirimpettaio, con il quale mi incontro tutti i giorni e con cui parlo spesso.
Ero proprio nel pallone! Non vedevo l'ora di essere a casa, per riabbracciare il Mio Cicitto, che sapevo mi stava aspettando.
E' stato meraviglioso!!!!!
Ho fatto una doccia, ma già Bassstiano era in erezione. Abbiamo deciso di rimandare al sabato. Quindi abbiamo cenato: ha voluto preparare Cicitto e dopo ha voluto lavare anche i piatti.
Quando è andato a casa, rimasto solo, non riuscivo a prendere sonno e non vedevo l'ora di stare insieme.
Sabato mattina, mi sono svegliato abbastanza presto, ho ripulito casa, sono andato a fare la spesa, ho fatto un giro di telefonate ed ho chiamato il mio Amore, che si era alzato verso la una e venti.
Ho atteso che arrivasse, già fantasticando...
Le fantasie sono state realizzate tutte!!!
Ci siamo coccolati sul divano, ma ben presto, ci siamo ritrovati nel nostro lettone, avvinti in un amplesso meraviglioso, appassionato, appagante, assoluto.....
Dopo siamo rimasti abbracciati a coccolarci ancora.
Decido che fosse il momento per dargli il mio regalo di Anniversario... Ho iniziato ad intonare l'inno nazionale ed ho scartato il regalo, incoronando il Mio Amore con una medaglia, come "Migliore Amante del Mondo". Era bellissimo! Nudo con la medaglia al collo, che pendeva sui suoi meravigliosi pettorali... Sarà stata la medaglia, saranno state le carezze, sarà che... ma ci siamo trovati dinuovo eccitati, ricominciando da capo, regalandoci un fantastico BIS.
Dopo siamo andati a cena, quindi al Divina, dove Lory era in gran forma, l'ambiente dei più simpatici e siamo stati sistemati in un tavolo in multiproprietà con una coppia davvero carina: sia lei che lui allegri e simpatici.
Era tornato Melody, ancora più grasso del solito, che, con la sua magleietta rossa, sembrava il figlio del Gabibbo. Per fortuna, ha preso di mira il giovane che era al nostro tavolo, anche se per "imparzialità", ha dato delle palpatine anche al Mio Cicitto.
Comunque una bella serata.
Lasiato a casa Cicitto, torno a casa ed ancora una volta non riesco a prendere sonno facilmente.
Mi sono svegliato, sta mattina, verso otto, ma ho preferito restare a letto, riprendendo a dormire fin verso le dodici (nuovo orario). Mi sono seduto al PC, leggendo la posta arretrata di due settimane, riaprendo il blog ed accorgendomi che i post di cicitto sono stati letti e commentati, che il conteggio dei visitatori è stato azzerato...
Ho telefonato al Mio Amore, che si era alzato da poco dopo una nottata difficile, per la tosse insistente.
ora sono qui con voi a fare un breve sunto di questi giorni passati. Attenderò che venga Cicitto, per poi andate dalla Topona, per portarle i dolcini di mandorla. Poi ceneremo, guardando la TV e da domani si ricomincia con la routine del lavoro: speriamo bene!!!
Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.
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