sabato, dicembre 31, 2005

Buona Fine e Buon Principio...


Solo un saluto veloce...

Oggi, finalmente, giorno di riposo. Mo sono svegliato tardi (per i miei canoni), sono rimasto a vedere al registrazione del progranna di ieri sera in cui si parlava di Oro-Scopo, con quelle PAZZA di Fox. ho inviato i messaggi di auguri per il nuovo anno, ed ho iniziato il cambio di vestiti, neanche fossi una suobrette del Bagaglino: se andavano bene i pantaloni, non mi piaceva la maglietta, se cambiavo la magliette con una camicia, non andavano bene le scarpe... Una tragedia!
Alla fine ho deciso di chiamare Cicitto. Lui indosserà Jeans neri con maglietta della Scorpion (aderentissima) con un maglione nero incernierato, molto aderente che metterà in rilievo isuoi muscoli.
Il suo consiglio è stato di indossare: jeans di De Blasio, camicia e maglione nero con un logo lucido sul petto... E le scarpe?.. Forse gli scarponcini ( la neve è ancora dappertutto, per giunta ghiacciata...).
Ho deciso... metterò solo un cappello e... via...verso nuove avventure...

Ma per ora vi lascio. Vi aggiornerò domani sulla serata alla festa del Divina.
Un caro abbraccio ed un augurio di un Meraviglioso Nuovo Anno... che il 2006 sia Splendido per tutti voi...
Vostro, Sal.

venerdì, dicembre 30, 2005

Super-Sal alla riscossa...


Incredibile, ma vero... sono riuscito a fare tutto... ed anche di più!

Mi sono messo a letto stamattina, ormai alle cinque meno dieci, ho puntato la sveglia alle nove e quarantacinque.
Sogni confusi, ma, quando suona la sveglia, mi alzo senza indugi: doccia, rassettato la camera, e via verso i mille impegni...
Prima ho buttato i vetri, che si erano accumulati in queste settimane; poi ho portato la mia Micra "a fare il bagnetto"; da qui all'Auchan, per la spesa: c'era una folla strabordande, con file alle casse, che esasperavano i clienti, con i soliti stronzi che volevano passare avanti, gli imbranati che non sanno se prendere il pacchettino o lasciarlo alla cassiera, quelli che devono pagare con i centesimi rubati dalla cassetta dell'elemosine, insomma, un bordellaio; poi sono passato in banca a prelevare; in farmacia; ho fatto il pieno; sono tornato a casa che erano le dodici e un quarto; posato la spesa in frigo e negli scaffali; un attimo di riposo con la Clerici e Branco, che parlava dell'oroscopo dell'anno nuovo.
Dinuovo in macchina, per andare a pranzo con Cicitto. Passato dal tabaccaio per il "gratta e sosta" e le sigarette, quindi un pò di relax, in compagnia del Mio Amore e delle sue colleghe ( Ranocchietta, Squo-llida e Bloody Mary). Lasciatili alle due e quaranta, mi dirigo verso altri negozi: mi mancava ancora da prendere il regalo per la notte dell'Ultimo per Cicitto, ma non trovandolo, sono andato al Globo, dove non solo ho trovato quello che cercavo, ma anche una "cagatella", da mettere nella calza della Befana.
Tornato a casa, mi sono seduto un attimo, poi ho steso la biancheria, che avevo messo in lavatrice prima di uscire a pranzo.
Ma non è finita... Ho stirato un pò di cose che avevo da parte.

Ora sono qui con voi, ma dovrò andare a cena da mia zia: non ho intenzione di uscire di casa prima delle sei e mezza...

Un pò di riposo mi spetta proprio!!!

Spero che, passato questo periodo di iperattività,e tornato al lavoro, non crolli, completamente sfiancato...

Per intanto vi saluto e vi abbraccio e vado a sdraiarmi, per un'oretta sul divano. Vostro, Sal.

Il sonno è un optional...


Giornata strana!

Ho smontato dalla notte, passata con Lara e Giuseppe. I pazienti erano sufficientemente tranquilli e si è riusciti a parlare un poco, prima di dover iniziare con le attività del mattino.
Arrivato a casa, ho chiamato Cicitto, per sapere se fosse andato in macchina al lavoro, visto che le strade erano ancora sporche di neve ghiacciata. Tutto bene!
Ho mangiato un tramezzino, guardando la TV, ma non riuscivo ad andare a letto. Così, mi sono lasciato andare alle fantasie... e mi sono masturbato: questo mi ha rilassato.
Quando mi sono messo a letto erano quasi le nove.
Mi sono svegliato verso mezzogiorno per andare in bagno, per poi tornare a dormire.
Mi sono alzato verso le tre e mezza ed ho subito chiamato Cicitto, per la nostra telefonata di metà giornata, ed abbiamo preso accordi per vederci a casa sua: ha scongelato le scaloppine di tacchino e vuole farmi assaggiare una speudo piadina, che ha trovato al supermercato.
Vagolo per casa, ancora un pò stordito, un giro in iternet, per scaricare la posta, un pò di TV, guardata distrattamente, poi in bagno per prepararmi.
Barba, doccia e via, in macchina, verso il Mio Amore.
Le strade sono intasate di traffico, tra gelo e sale. Il paesaggio pare irreale: gli alberi carichi di neve, le lucine di Natale ancora ai davanzali... Ma pareva di non arrivare mai...
Cicitto mi aspettava con trepidazione.

Ci siamo abbracciati e coccolati, ma Cicitto aveva altre voglie..Così abbiamo iniziato sul divano, per poi passare sul suo lettino. Fuoco e fiamme!!!

Poi ci mettiamo a cena, ed il Mio Amore si preoccupa di avermi preparato abbastanza... Tutto ottimo!
Erano già le nove e mezza e dovevamo andare al Divina, per dare conferma della prenotazione per la sera dell'Ultimo. Lory ci accoglie con abbracci e baci: ormai siamo di casa. Beviamo il nostro solito Cosimo, io con l'aggiunta di rhum, lasciamo i nostri dati e la conferma, ma erano quasi le undici: Cicitto aveva ancora i piatti da lavare ed io ero un pò stanco.
Lo lascio sotto casa, bacino, e via nella notte gelida di strade lastricate di ghiaccio.
Arrivato a casa, faccio uno squillo, per dire che ero arrivato sano e salvo, quindi mi metto in pigiama e salgo nella zona ammansata per un veloce giro sul computer. Non l'avessi mai fatto!!!
Sono ancora qui!
Purtroppo, il mio ciclo sonno-veglia è ormai sfasato, ed il mio cervello si è messo in movimento da mezzanotte in poi.
Ma, se non mi decido ad andare a letto, domani non riuscirò a fare nulla di quello che mi sono prefisso: far lavare la macchina, fare benzina, fare la spesa, andare a pranzo con Cicitto, stirare ed, in serata, andare a cena da mia zia...

Riuscirò a fare tutto?!? Non sò proprio.
Per intanto vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

mercoledì, dicembre 28, 2005

Cuori nella tormenta...


Che neve ragazzi!!!

Questa notte, il turno è passato sufficientemente bene. All'inzio Popi continuava a dirmi che ero troppo agitato, che ero nervoso, che ero... ma più me lo ripeteva e più mi arrabbiavo. Panna, a fine turno, si è fermata per farsi posizinare un agocannula per infondere Buscopan e Antra.
Il reparto era stracolmo, con infarti freschi a profusione e tutti con un target d'età ben oltre gli ottanta. Abbiamo corso fin verso le tre, poi Popi si è rilassata su una sedia, Guiseppe è andato in Cardio ed io sono rimasto solo davanti ai monitor ed allo schermo del computer, che sembrava procedere a singhiozzi. E' stato lungo, fino alle sei, quando ci siamo attivati per gli Elettrocardiogrammi ed i prelievi. Per fortuna, a darci il cambio erano Nanà e Ivan, che arrivano sempre per tempo.
Date le consegne, sono tornato a casa. Il freddo fuori era pungente; l'asfalto, una lastra di ghiaccio, ed ho rischiato di scivolare ben due volte.
A casa, TG e oroscopo, quindi a letto.

Mi sono svegliato, una prima volta, verso le nove e mezza, per fare pipì; una seconda volta verso le dodici e mezza, ed affacciandomi alla finestra... vedo "il Terrore Bianco": stava nevicando , di grossi fiocchi soffici che aderivano al terreno. Cicitto era al lavoro: mi auguro che sia andato in treno.
Torno al letto, più per la stanchezza che volontà. Mi risveglio per le due e quaranta e subito chiamo Cicitto... Fuori c'è una vera tormenta, con raffiche di vento che sferzano sottili fiocchi di neve farinosi.
......E' nel panico!
Gli suggerisco la calma: male che vada, che lasci la macchina e torni a casa col treno. " ... E se poi non la trovo più..., ma le strade sono nella tormenta..., e se...". Non conneteva!
E' inutili insistere quando si trova nel suo "Pessimismo Cosmico".
Gli ho chiesto di richiamarmi prima di andare a casa e sono rimasto sulla poltrona a fissare la TV.
Verso le quattro e un quarto mi chiama, dicendo che prova a cimentarsi nell'impresa... e la mia ansia sale.....
Quando finalmente ci risentiamo, è arriavato a casa, le strade non sono buone, ma sufficientemente praticabili...

Ora, mi posso permettere di racconatvi l'accaduto,... con più calma.
Ma, ribadisco: IO ODIO LA NEVE!!!
Spero che non comprometta anche il nostro Fine Anno: non voglio mancare alla Festa del nostro Lory...

Per ora vi saluto e vi abbraccio. Vostro,Sal.

martedì, dicembre 27, 2005

Natale può essere una fatica...


Finalmente un giono a casa...
Le festività sono state davvero faticose!

La Vigilia ho ripulito casa, dopo una settimana terribile, in cui non ho potuto fare nulla .
Nel pomeriggio, sono andato da Cicitto. Abbiamo fatto l'Amore nel suo lettino da educanda, poi a cena, quindi al Divina. Forse siamo arrivati un pò presto, ma non c'era molta gente. Quando è arrivato Lory ci dice: "Come state sballaaaatii? Cosa fate la notte dell'Ultimo'" E ci propone la festa che organizzano loro: "Cena, serviti e riveriti, solo centosettanta persone al massimo, e non duemila che scorreggiano buttati a mucchio, e poi ci sarà lo spettacolo delle Drag con la nostra musica: Carrà Bertè, Cuccarini... le nostre cose fociose". Noi non avevamo, al momento, nessun'altra idea e la loro ci ha allettato. Ma l'indomani dovevo fare il turno di mattina, quindi ci siamo avviati. Salutandoci, con baci ed abbraci e facendoci gli auguri ci chiede. "Dove andate a messa?" ed io: " Non ci penso neppure: sono più un tipo da confessionale".
Lascio Cicitto sotto il portone, con un bacio da fidanzatini, quindi a casa.
Lascio la macchina fuori dal garage, per poter andar via senza perdere tempo; preparo i sacchi con i regali da distirbuire alla famiglia; programmo il videoregistratore, per registrare un programma per Cicitto, dove partecipa Ivana Spagna; metto nello zainetto tutto l'occorrente per potermi rinfrescare a fine turno e ormai sono le dodici e mezza, quando mi infilo a letto.
Mi sveglio verso le quattro e mezza e poi, dinuovo alle sei meno dieci... ma ormai manca poco che debba alzarmi... tanto vale...
Barba, doccia, un minimo di TG e oroscopo e mi incammino verso l'ospedale: buio, silezio, strade vuote, freddo. Quando arrivo al timbro, mi rendo conto che ho lasciato la macchina a casa e di essere venuto a piedi. Cazzzzz!
Mattinata pesante! Non ero nel mio reparto, ma in Cardiologia, la collega si è limitata a fare il giro visita ed il resto è toccato a me. Non ho pranzato perchè mi aspettano a casa di mia zia.
Stanco, mi rassetto, vado a prendere la macchina e da qui chiamo i miei in Sicilia: un susseguirsi di auguri veloci e frettolosi per poter parlare con tutti.
Arrivato a casa di Melina, l'unico che mi ha fatto davvero le feste è stato Romeo, il cane, che ha gioito per il suo osso al fluoro in confezione natalizia.

Ho distribuito i regali, con relativo momento di commozione,... Pranzo. Erano già le tre e dieci. Ero reperibile e non ho potuto godermi, in santa pace, neanche le libagioni del Natale, giacche temevo che potessero chiamarmi da un momento all'altro per un'urgenza da trasferire all'ospedale di Lecco e dovevo essere lucido e non vomitare in amulanza.
Per fortuna così non è stato ed abbiamo mangiato senza intoppi. Verso le quattro è arrivato Cicitto, che ho presentato alla zia Maria, ospite di Melina per il Natale, come il Mio Compagno , senza he lei si scomponesse minimamente.

Ci siamo rimessi in macchina, verso le cinque e mezza, per andare dalla sorella di Cicitto. Qui altri regali, chiacchiere, abbiamo giocato con i bambini e poi a casa.

Ci siamo scambiati i nostri regali!
Cicitto mi ha regalato: un libro "Men on Men", una raccolta di racconti di autori gay; un DVD del film "Labyrinth", con David Bowie, un musucal fantasy, che ho cercato per anni; ed una bottiglia di Jack Daniels, che adoro.
Io gli ho regalato: una calamita a forma di cuore; una luce a forma di cuore; un cuscino a forma di cuore, mooorbiiidiiiisiiiimoooo; un set all'americana, per la colazione, con impressi dei porcellini rosa; una tracollina, perchè, secondo la "Legge Scola", tutti i gay ce l'hanno; ed una T-shirt, su cui ho fatto riprodurre una foto della sua artista preferita, di cui è fan, iscritto al fan-club... I primi tempi ne ero un pò geloso ed ancora adesso.... Quel regalo è stato scelto Per Amore, Solo Pre Amore...
Ho preparato la cena per Cicitto ed io gli ho fatto compagnia solo con un poco di insalata russa e di panettone farcito, perchè mi sentivo la nausea.
Siamo rimasti a guardare "Miracolo sulla 34° stada", facendoci un pò di coccole. Poi Cicitto è andato via.
Ero stanco morto!
Ho lavato i piatti, mi sono messo a letto, ma ero tanto stanco da non riuscire a prendere sonno.
Sogni confusi, la sveglia che suona ed io che la sento solo in lontananza. Mi devo alzare!
Barba, doccia, riodino il letto e m'incammino verso l'ospedale...
Per fortuna, mattinata più tranquilla! Ero in Unità Coronarica, con pazienti più tranquilli... ho avuto il tempo di fermarmi a fare la pausa pranzo,... ma sono andato in bagno per ben tre volte: la stanchezza, lo stres, il cibo diverso dal solito, carenza di sonno, un principio d'influenza,... Boh!
Rientro a casa, mi do una rifrescata e mi siedo sulla poltrona, dove mi addormento come un sasso. Mi sveglia il campanello! Era Cicitto.
Ci siamo coccolati un pochino, quindi in macchina dalla Mamma Adottiva, dove ci aspettavano anche Rosanna, Omar e la piccola Liudiuwiiica , ed ovviamente la Nonna, la Sciura Lina di novantanove anni.
Scambio di regali, dolci a iosa, chiacchiere, foto... Abbracci e baci a profusione, quindi a casa.

Ci siamo accoccolati sul divano: ero decisamente più rilassato ed anche Cicitto era più tranquillo. Abbiamo deciso di accettare la proposta della festa del Divina: succeda quel che succeda... nebbia, neve o chessò io...
Cena... Finalmente la cena di Natale con il Mio Amore.
Guardato un pò di TV. Poi lui è andato a casa ed io ho rigovernato la cucina.
Ero tranquillo... ma non riuscivo a prendere sonno...
Credo si siano fatte le due, quando ho spento il televisore dal lettone.

Sta mattina mi sono svegliato verso le dieci e mezza, con l'idea di andare a far lavare al macchina, buttare via le bottiglie vuote, fare un pò di spesa, dedicarmi al coputer...
Apro le imposte... e cosa ti vedo... nevica!
Telefono subito al Mio Amore, per sapere come sia andato al lavoro... Tutto bene. Le strade pare che siano pulite e lui è sufficientemente tranquillo.
Bene!!!
Mi posso riposare!!!
Guardo il DVD che mi ha regalato Cicitto, mangio ancora un pò di insalata russa che mi è rimasta in frigo... ed ora mi dedico ai miei amici del blog, che ho dovuto trascurare per così tanto tempo.

Ma le feste non sono ancora finite...
Per intanto, sta sera e domani, devo andare a fare il turno di notte...
Vi aggiornerò sui prossimi eventi.
Un Abbraccio. Vostro, Sal.

mercoledì, dicembre 21, 2005

Auguri agli Sposi...


Bravo Elton!!!
Finalmente un gay con le palle! Si è SPOSATO con il compagno di anni.
Alla faccia di tutti gli artisti nostrani, che si negano, che si nascondono, che fanno parlare gli uffici stampa per smentire le voci sulla loro palese omosessualità. Inutile girare sulle parole, mi riferisco a quel voltagabbana di Renato Zero, a quel fasullo, che non ha il coraggio di dire la verità.
L'impatto mediatico del matrimonio di Elton John potrebbe aiutare a sbloccare la stagnante situazione di NOI GAY Italiani, soffocati da clericali, che pensano più ai voti dei preti che ai DIRITTI UMANI.

Ma, con la legalizzazione o meno del matrimonio tra gay , non cambierà certo il rapporto con il Mio Amore, con il Mio Cicitto.

Saltiamo di palo in frasca...
Oggi, così come da qualche giorno, anzi settimana, a questa parte, è stato terribile.
Il reparto stracolmo, con pazienti difficili, con una tensionte tra colleghi che si taglia a fette.
Arrivo a casa che sono distrutto!
Lunedì sera sono stato dalla Mamma Adottiva, per ricaricarmi con la sua energia ed il suo affetto. Martedì sera sono stato da Melina, mia zia, che in questo periodo è in una fase di depressione terrificante: dovevo sostenerla un pochino, ma mi sono scaricato completamente.
Oggi, sono uscito dal reparto che erano ormai le cinque, essendo entrato alle otto meno dieci. Ero stanco, distrutto, avevo bisogno di una gratificazione, e così sono andato dal parrucchiere per farmi tagliare i capelli: una coccola! Maurizio, il mio parrucchiere, a mio avviso, è una PAZZA, ma non lo ammeterà mai, giacchè suo padre lavora sempre con lui e lui non ha il coraggio di esprimersi.

Tornato a casa, mi sono messo sulla poltrona, senza più forze. Poi mi sono infilato sotto la doccia, rimanendo a lungo sotto il getto caldo.
Ho preparato la cena, girando per i canali TV, ma c'erano solo TG, che, ovviamente, riferivano la notizia del matrimonio VIP-GAY.

Per ora, vi saluto e vi abbraccio, invitandovi al mio matrimonio con Cicitto, appena sarà possibile. Magari Babbo Natale ci farà il REGALO!
Vostro, Sal.

lunedì, dicembre 19, 2005

Una sera a casa di Jo...


Torno ora dalla festa a casa di Jozeline, con Cicitto.

Una serata fantastica, tra amici che non rivedevo da un anno e più. Splendida la padrona di casa, che ha saputo riunire le persone più svariate, ma con la naturalezza tipica che la contraddistingue, ed il suo Andreino, assolutamente affabile e gentile.

Ospiti di ogni genere ed entia: già la Jo, che è originaria del Burundi, ma una perfetta padrona di casa brianzola...; Saki, che viene da Osaka, designer dal gioiello all'arredamento, Luca, gioilliere, che vive in Val Sassina in una corte di altri tempi, con vicine suore che gioiscono per le feste glamuor che organizza; Dodo, sempre sopra le righe...

Siamo arrivati per primi, dopo essere passati a prendere Pippi.
La casa è quella della Jo, vivace, ecclettica, illuminata da mille candele, con i suoi mobili di recupero che lei ha saputo trasformare, dipingendoli con colori improbabili, ma coerenti con la sua personalità.
In breve, arrivano tutti: dalla Milano dei Navigli o dal centro sociale, dall'artista al libero professionista. Tutti insieme a casa di Jo...

Cena ottima a bouffet, vini di ogni genere e regione, chiacchiere delle più varie.
Il bello di queste feste è che ciascuno cerca, punta e trova qualcuno con cui ha qualche argomento di conversazione e non lo molla per tutta sera.
I gruppi erano alquanto divisi e distribuiti, ma la mia Jo ed il suo Andreino, si sono saputi ben dividere tra gli ospiti.
Il clou è stata la crema al mascarpone, con la variante al cioccolato, con panettone e pandoro, rigorosamente ecosolidale, i cui proventi la mamma adottiva di Jo, porterà personalemnte in Africa.

Cicitto era un pò titubante, all'inizio, ma poi si è lasciato prendere dalla magia della festa.
Peccato che domani dobbiamo tutti alzarci presto, altrimenti sarebbe stata una festa memorabile, come tutte quelle organizzate dalla mia amica.

Siamo venuti via tutti sul cotto andante, chi per i vini, chi per altro, ma hanno avuto il buon gusto di non far sentire nulla.

Anch'io mi sento un pò stanco. Tanto più che prima di andare alla festa, con Cicictto, abbiamo fatto l'amore, appagante come sempre...

Per il momento vi saluto e vi abbraccio. Ritornerò sulla festa di questa sera, per raccontare qualche altro particolare.
Vostro, Sal.

domenica, dicembre 18, 2005

Tanto in una notte...


Quando si dice sfiga...

Ieri ho avuto una mattinata d'inferno: un reparto strapieno, con persone buone per un cronicario più che per un reparto intensivo.
Arrivato a casa, ho stirato, sistemato alcuni documenti, mi sono ripulito prima di crollare di stanchezza. Un pò di riposo e poi, verso la serata di festa di saluto per Ciccio che va in pensione. Abbiamo atteso davanti all'ospedale che arrivassero tutti, ma Pippi era in ritardo e così l'ho attesa per andare insieme al "Circolo dei sardi".
E' stata una serata simpaticissima, una riunione tipo "Come eravamo". Si è mangiato bene, tipicamente sardo, si è bevuto altrettanto bene, troppo bene... Abbiamo mangiato, bevuto, ballato, cantato... Una serata folle...

Un pò alticcio, riaccompagno Pippi alla macchina e poi rientro a casa, ormai alla una e mezza.
Mi metto a letto,... ma dopo un'ora squilla il telefono, ero reperibile. Un brutto infarto, un giovane uomo di quarantotto anni da trasferire immediatamente a Lecco per una coronarografia d'elezione e angioplastiaca. Mi vesto, un pò sbandando, esco in strada dove un freddo vento mi sferza e mi sveglia. Arrivo in reparto, si appronta il trasferimento: farmaci per l'urgenza, il defibrillatore, l'autista ed il medico. Sirena urlante nella notte e via verso la salvezza...
Siamo tornati in reparto solo verso le sei, dopo due stent sull'IVA. Mi ricambio, torno a casa, reinfilo il pigiama e torno a dormire.
Mi risveglio, al suono della sveglia, alle dodici e mezza, ancora intontito da una notte insonne. Mi infilo sotto la doccia, per svegliarmi, avevo una nausea da stanchezza che per poco non mi fa vomitare. Ho chiamato Cicitto, racconandogli della notte di fatiche... quindi, ancora al lavoro, per fare il pomeriggio.
Ancora un reparto da incubo: una paziente in coma, due fuori di testa e altri due che dovrebbera stare altrove, ma che per esigenze aziendali, rimangono da noi, solo perchè hanno un pò di Troponina mossa. All'ora di visita dei parenti c'è stato una processione nel box del giovane infartuato ed a nulla è valso ricordare che il paziente ha appena subito un'infarto grave... ma i familiari sono tanti, vengono da lontano, lo "devono" vedere...

Alle nove meno un quarto, si presenta sulla soglia dell'unità coronarica la sagoma del Mio Amore.
Date le consegne, andati nello spogliatoio, per riacquistare l'abitus civile, tornati a casa.
Sono davvero stanco!!!

Ancora sotto la doccia, che mi tonifica, mi sveglia, mi ricarica.
Ci abbracciamo, ci baciamo, ma era ora di andare a cena. Ci voleva proprio qualcosa che ci desse energia e, a fine pasto, meringa con cioccolata calda... una delizia!
Torniamo a casa che è quasi la una. Abbracci, baci... Cicitto si raccomanda che vada a dormire e va... via verso altre lenzuola.

Ma la mia inversione del ciclo sonno-veglia non mi fa dormire. In TV un'opera tetrale, in bianco e nero, sulla Napoli del dopo guerra, con una Pupella Maggio strepitosa ed un Massimo Ranieri giovanissimo ed un cast fenomenale, un'opera in cui si recita veramente, non le fiction in cui si finge di recitare: una commedia dolce-amara, dove ciascuno si ritrova con sè stesso ad affrontare la realtà.

Come al solito, il nottambulo, il televoro, lo sproloquiatore, viene a galla.....

Ora è meglio che chiuda che mi conceda un pò di sonno ristoratore... Forse...

Vi abbraccio. Vostro, Sal.

venerdì, dicembre 16, 2005

Giorni pieni...


Nonostante la giornata pesantissima, Cicitto mi ha ridato le forze!

Sono tornato al lavoro dopo due giorni di riposo e tre di ferie, ma è stata una Valle di Lacrime, un mattatoio, una camera delle torture. Tutti i posti letto occupati, due pazienti fuori di melone, tanto da dover essere contenzionate e sotto terapia dello psichiatra,... ma hanno avuto pure un infarto e allora stanno da noi. Avevamo appena finito di fare l'igiene, rifare i letti, rilevare i parametri e somministrare la terapia, calcolare i bilanci idrici, che "La Roberta" ( il medico responsabile dell'unità coronarica, che , non è gay, ma uterino, con sbalzi ormonali da donna fatta e finita ) decide di incominciare il giro visita. Ma subito viene interrotto, perchè in pronto soccorso è arrivato un giovane uomo con una dissecazione aortica. Non l'abbiamo più visto fino alle dodici. Intanto è arrivato l'elicottero per portarlo a Milano, siamo stati coinvolti nella preparazione dell'occorrente per il trasferimento, quindi corri a destra e a manca, intanto che le due folli cercavano di strapparsi gli aghi dalle braccia e tentavano di ribaltarsi dai letti... un inferno!!!

Il giro visita è finito intanto che si passava le consegne. Finalmente avevo finito..... ma non era finito...
Chiama dal pronto soccorso "Cento capelli" ( modo ironico per descrivere uno dei nostri medici che è pelato ), dice che c'è un infarto da portare subito in reparto. Buttiamo fuori dal letto, immediatamente, una signora in dimissione in cardiologia, per trasferire fuori dall'UCC ( Unità di Cura Coronarica ) una paziente e far posto al nuovo.....
Insomma, sono arrivato a casa alle tre, essendo uscito alle sei.

Un attimo di riposo, poi in banca, per prelevare, poi in posta, per inviare il vaglia ai miei nipoti in Sicilia, come regalo di Natale. E' mia abitudine, mandare dei soldini con un certo anticipo sulle feste, in modo che possano comprare dei regali che gli possano essere graditi prima del giono fatidico.

Tornato a casa, completamente distrutto dalle ulteriori file alle cassa ed agli sportelli, mi siedo sulla poltrona e non ho più la forza di muovermi. Se penso che "L'Urlo del Silenzio" ( il nostro primario facente funzioni, che parla con un tono di voce percepibile solo dalle formiche, e che solo le formoche se lo cagano ) voleva che mi fermessi in reparto per un corso di aggiornamento sul Contropulsatore...Beh! sti cazzi!!!

Mi sono infilato sotto la doccia, che mi ha un pò rinfrancato. Poi ho atteso l'arrivo del Mio Amore.
Quando è arrivato Cicitto, ci siamo sistemati sul divano. Coccole e chiacchiere.
Poi lui si infila sotto la doccia ed io nel lettone, ad aspettarlo. Inutile dire che abbiamo fatto l'amore!!!

God! God! God!
Dovevamo pensare alla cena, così ci siamo rassettati e siamo andati all'Auchan per comprare qualcosa: verdure, salmone, frutta, dolci ed altro. Io non riesco mai a comprare solo quello che mi manca, ma anche quello che mi potrebbe mancare...
A casa, preparata la cena e poi la TV: vita comune di una coppia, a metà settimana.

Cicitto è andato a casa, io ho rigovernato i piatti ed ora sono qui con voi.
Ma, domani, la sveglia suonerà ancora ancora alle sei; tornato a casa, dovrò stirare, poi c'è la festa di addio a Ciccio Testoni ed in più sono reperibile, dalle nove di sera fino alle sette e dieci di sabato mattina...
Non vedo l'ora che finisca questo periodo...

Per il momento, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

mercoledì, dicembre 14, 2005

Day by Day...


Ieri sera Cicitto è rimasto a dormire da me...

C'era troppo caldo, vuoi il piumone, vuoi che Cicitto vuole la porta chiusa della camera, per non avere la luce del mattino, ma c'era un caldo micidiale. Mi sono svegliato verso le tre e mezza, ho abbassato il riscaldamento, sono andato in bagno e sono tornato nel lettone. Mi sono svegliato verso le nove e mezza. Siamo rimasti un pochino a coccolarci, poi mi sono alzato, rasato e docciato, mentre Cicitto è rimasto a letto.
Entrato in camera, dopo circa tre quarti d'ora, fresco e profumato, nudo, il Mio Amore mi ha attratto tra le sue braccia. Ma si stava facendo tardi e dopo un pò di coccole lui si è alzato. Intanto che si preparava, ho approntato la colazione.

In macchina per il nostro "Orio Day". Strada libera e, come al solito ci siamo confusi al solito rondò, ma finalmente finalmente siamo arriavati.

Incomincia lo shopping!!!
Regali, per altri e per noi... Centocinquntacinque negozi a nostra disposizione, una carta di credito che ti copre e via... Ci siamo fermati per fare la pausa pranzo, con filetto agli aromi e patate al forno, caffè per restare vigili e dinuovo compere...

Verso le quattro siamo usciti, immessi sulla tangeziale, ma mancava ancora qualcosa, quindi siamo andati al Globo e qui altre compere...

Siamo arriavati a casa un pò stanchi, prima ci siamo sistemati sul divano, poi nel lettone, vestiti, abbracciati, parlando, raccontandoci i nostri desideri ed i nostri propositi.

Sono passati tre anni, ma mi sembra ieri che mi sono innamorato del Mio Uomo. Mi chiedeva cosa desiderassi per il nuovo anno. Ed io ho risposto che il mio unico desiderio sarebbe un passaporto per la Sicilia. Quando Cicitto sarà accettato in seno allla mia famiglia, avrò ottenuto tutto ciò che desidero... Ma, forse ci vorrà ancora un pò di tempo....

Cena, TV, Cicitto è andato a casa, ed io a lavare i piatti.

Stavo vedendo un programma in cui due donne si scambiano le famiglie. E mi è venuto da pensare!...
Quando due persone decidono di vivere insieme, qual è l'impatto psicologico, dovendosi trovare in un ambiete già precostituito. Non parlo di chi mette su casa insieme e deve organizzare una casa ex novo, ma di chi si traferisce nell'appartamento dell'altro, trovando quadri alle pareti, pentole nei pensili, libri negli scaffali....
Pensavo a me e Cicitto, a quando vivremo insieme... Chi andrà nella casa di chi... Chi farà il trasloco, chi inscatolerà le proprie cose...
Bisognerà fare una cernita delle proprie vite, scartare ricordi, mettere in cantina frammenti di esperienze, per trovare un equilibrio, un "ad-cordum", "un posto nel cuore".

Il CUORE è il luogo in cui può trovare posto solo l'AMORE!!!
Ed in questa situazione, tutto può essere buttato fuori, pur di far posto all'AMATO.
Mi sono reso conto che, forse svuoterei casa, per dar posto al Mio Amore.
Più difficile è svuotare la proria testa, il proprio modo di pensare e di agire.
Non sopporto che i fornelli rimangano appannati o che il dentifricio sia spremuto dal centro del tubetto, che le pantofole rimangano fuori posto... Sono un rompicoglioni, lo so. Ma fin ora sono vissuto da solo, in una casa per soli...
Quando, con me, ci sarà Cicitto, dovrò cambiare e cambierò...stò già cambiando...
Cicitto è ciò che di più importante esista nella mia vita: più della famiglia, più degli amici, più di qualsiasi altra cosa si possa immaginare. Lui viene prima di Tutto!!!


Forse è meglio che chiuda... lo chardonnay o l'whisky o chissà cos'altro, ma forse ho straparlato...

Saltando di palo in frasca.
Se racconto del mio rapporto con Cicitto, se parlo della nostra vita normale e comune, racconto anche del nostro rapporto intimo... o anche qui bisogna fare censura?
Ci sono giorni pallosi, di procedure in sala di elettrofisiologia, di situazioni poco fashion, di eventi che non hanno nulla di glittering,...ma ci sono momenti erotici, forti, travolgenti,...ed anche questi vanno raccontati, con la dovizia di particolari con cui racconto del primo giorno di scuola in cui me la sono fatta addosso.

Io sono Ator. Questa è la mia vita. Ve la racconto così come accade e come le mie emozioni mi permettono di sciverla.....

Vi abbraccio. Sempre Vostro,Sal.

lunedì, dicembre 12, 2005

Domenica, calda domenica...


Ancora una serata bollente!

Cicictto è arriavato verso le cinque e mezza. In sua attesa, ho girato per siti internet, ho guardato un pò di TV, ho anche guardato alcune scene di un film hard, come se ci fosse necessità di caricarmi per l'incontro con il Mio Amore, anzi...ero talmente eccitato che Bassstiano mi esplodeva nei boxer.

Comunque, quando è arrivato, ci siamo coccolati sul divano e... se avessimo continuato non sarammo potuti uscire. Dovevamo andare dalla Topona, e così abbiamo fatto. Come sempre, difficile conversazione, ma sempre simpatica, tanto più che Cornelio ( il mio inconsapevole, o quasi, cognato) era in buona.
Sulla via del ritorno, siamo passati dall'Auchan a fare la spesa.
Una volta arrivati a casa, non si resisteva più!
Ci siamo spogliiati e ci siamo allogati sul lettone, con erezioni possenti. Peccato che avevamo ancora le mani fredde, per la temperatura che c'era fuori, ma si sono scaldate ben presto.
Cicitto si è ben sistemato su di me, col suo uccello tra le mie cosce, stuzzicandomi i testicoli. Poi seduto su di me, faceva il "serpentone", sul mio pacco durissimo, che si alloggiava tra le sue natiche calde e umide. L'ho accarezzato, lisciato, toccato, masturbato, slinguato, fino a farlo venire tra le mie labbra.

E' il mio turno. Velo di lubrificante e poi...dentro, in fondo, di lunghi affondi... Ma Cicictto, aveva male alle gambe, da acido lattico post allenamento, così ci siamo riposizionati: una pecorina deliziosa... Ho continuato a pompare, con foga e passione, mi pareva di continuare all'infinito, ma.... ho incominciato a sentire l'orgasmo premere... impellente... incomincia a espellere i primi schizzi... ma sembrava non finissero mai...e ancora e ancora.... fino all'apice in cui mi sono accasciato sul suo corpo, mormorando: "Oh Diiiio.... oh mamma!!!". Sono rimasto abbracciato lungamente a lui. Tirandomi fuori, ero ancora tremate. Ho dovuto ripulire ciò che stava colando dal dolce foro... Quindi ci siamo abbracciati e siamo rimasti a coccolarci, con i tocchi sapienti di Cicitto che mi accarezza, facendomi sfuggire gridolini e ululati....

La fame ci ha fatto alzare, sebbene di mala voglia.

Abbiamo preparato la cena, continuando ad abbracciarci e baciarci, tra posate e fornelli. La TV non mandava nulla di eccezionale. Quando e andato a casa sua, ho rigovernato i piatti e sono rimasto a vedere "Sex and the city" ed a seguire "L World", poi PC.
Erano quasi le due, quando ho, finalmente preso sonno.
Oggi, mi sono svegliato tardi, ho impacchettato gli ultimi regali ed ora sono qui con voi.
Questa sera, mi raggiungerà Cicitto, per rimanere a dormire. Domani sarà il nostro "Orio Day": una giornata dedicata allo shopping e a noi...
Ma di questo vi racconterò la prossima volta...

Per ora, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.

domenica, dicembre 11, 2005

La magia di Milano...


Milano in festa è bellissima.

Ieri mi sono svegliato alle due e mezza, dopo essere andato a dormire alle otto del mattino. La notte è stata pesante, con una nonnina che era fuori come un balcone; Ciccio, tranquillo e serafico come sempre; e Giuseppe che se ne stava sbattendo le balle di tutto e di tutti.

Appena mi sono svegliato, ho chiamato Cicitto e ci siamo accordati per andare a Milano.
Rasato, docciato, vestito, mi sono messo ad aspettate il Mio Amore.
Poche coccole, quando è arriavato, quindi ci siamo diretti verso la stazione. Il treno era già stato annunciato, e subito in carrozza. Arrivati in Centrale, passati in Metro ed eccoci in via Montenapoleone: strade affollate di gente di ogni genere, dalle ricche signore in pellicia alle mamme con bambine grasse e cani nani al seguito che mai entreranno in nessuno di quei ricchi negozi, vetrine addobbate, l'aria fredda ed il cielo terso che già faceva intravvedere le stelle. Siamo arrivati in SanBabila, da cui si snoda via V.Emanuele. Ci siamo fermati alle Messaggerie Musicali, per trovare il CD da regalare alla Topona. La concentrazione di PAZZE era altissima: tra DVD, CD, spartiti e caffè, fino ad arrivare ai punti di accoglienza e alle casse, tanto che ci siamo chiesti se per l'assunzione non facciano domande specifiche per gay.
Siamo poi arrivati in Duomo ed in Galleria, dove svettava, nel pieno dei suoi bagliori, l'albero di Swaroski, che sembrava tuffarci in mondo di favola, dove gli alberi sono coperti di ninnoli di cristallo.

Un passaggio in piazza della Scala, quindi verso via Dante, dove c'era un simpatico mercatino e girando per i piccoli stend ricoperto di teli blu stellati... uno stend di specialità siciliane: torroni con le mandorle di Agrigento, paste di mandorle ricoperti di pistacchi di Bronte, "spincioni" ripieni di crema e... arancini di riso appena fritti, al ragù e al prosciutto... una golosità a cui non ho saputo resistere e Cicitto mi ha seguito in questa tentazione gastronomica. Buoni, caldi, filanti di formaggio e di sugo: una goduria che mi ha riportato, in un lampo, tra i sapori della mia terra. Sul'onda della golosaggine e della malinconia, li abbiamo divorati, sentendo solo dopo che nulla avevano a che fare con quelli che prepara mio cognato nel suo laboratorio di pasticeria. Ma non si può fare troppo gli schizzinosi, quando Babbo Natale ti fa il regalo di trovare i sapori della tua infanzia nel cuore di Milano.

Ormai si stava facendo tardi, c'era parecchio freddo, quindi ci siamo diretti verso la stazione. Abbiamo atteso nua mezz'ora che partisse il treno, ma almeno eravamo al caldo. Cosa strana, ma sembrava che anche qui la concentrazione di PAZZE e Vecchie Zie era elevata: ma escono con il freddo?!
Arrivati a casa, un attimo per riposare, quindi verso il ristorante, dove, a fine pasto, abbiamo gustato un delizioso babà al rum, con crema e panna e caramello: una bomba calorica, ma di estrema goduria. Tanto più che non avevamo avuto il tempo di fare l'amore!

Di ritorno a casa, in TV c'era la finale di "Mister Olompia", dove uomini hanno perso dimensioni umane per raggiungere il punto più vicino alla braciola ambulante.
Io adoro Cicitto, con i suoi muscoli definiti da tre sedute di palestra a settimana, ma mi auguro che non arrivo mai a quei livelli, in cui si cammina come Robocop, in cui le braccia rimangono sempre sospese su dorsali impossibili e le cosce, modello copertone cingolato, non permettono che si tocchino le caviglie.
Ma, a qualcuno piacciono...


Oggi, giornata di riposo e, si spera, di SESSO.
Ho già sentito Cicitto, che era nella vasca da bagno, tra la schiuma e la paperella...

Vi aggiornerò, con il prossimo post, sugli sviluppi.
Per intanto, vi saluto e vi abbraccio. Vostro, Sal.