domenica, dicembre 18, 2005

Tanto in una notte...


Quando si dice sfiga...

Ieri ho avuto una mattinata d'inferno: un reparto strapieno, con persone buone per un cronicario più che per un reparto intensivo.
Arrivato a casa, ho stirato, sistemato alcuni documenti, mi sono ripulito prima di crollare di stanchezza. Un pò di riposo e poi, verso la serata di festa di saluto per Ciccio che va in pensione. Abbiamo atteso davanti all'ospedale che arrivassero tutti, ma Pippi era in ritardo e così l'ho attesa per andare insieme al "Circolo dei sardi".
E' stata una serata simpaticissima, una riunione tipo "Come eravamo". Si è mangiato bene, tipicamente sardo, si è bevuto altrettanto bene, troppo bene... Abbiamo mangiato, bevuto, ballato, cantato... Una serata folle...

Un pò alticcio, riaccompagno Pippi alla macchina e poi rientro a casa, ormai alla una e mezza.
Mi metto a letto,... ma dopo un'ora squilla il telefono, ero reperibile. Un brutto infarto, un giovane uomo di quarantotto anni da trasferire immediatamente a Lecco per una coronarografia d'elezione e angioplastiaca. Mi vesto, un pò sbandando, esco in strada dove un freddo vento mi sferza e mi sveglia. Arrivo in reparto, si appronta il trasferimento: farmaci per l'urgenza, il defibrillatore, l'autista ed il medico. Sirena urlante nella notte e via verso la salvezza...
Siamo tornati in reparto solo verso le sei, dopo due stent sull'IVA. Mi ricambio, torno a casa, reinfilo il pigiama e torno a dormire.
Mi risveglio, al suono della sveglia, alle dodici e mezza, ancora intontito da una notte insonne. Mi infilo sotto la doccia, per svegliarmi, avevo una nausea da stanchezza che per poco non mi fa vomitare. Ho chiamato Cicitto, racconandogli della notte di fatiche... quindi, ancora al lavoro, per fare il pomeriggio.
Ancora un reparto da incubo: una paziente in coma, due fuori di testa e altri due che dovrebbera stare altrove, ma che per esigenze aziendali, rimangono da noi, solo perchè hanno un pò di Troponina mossa. All'ora di visita dei parenti c'è stato una processione nel box del giovane infartuato ed a nulla è valso ricordare che il paziente ha appena subito un'infarto grave... ma i familiari sono tanti, vengono da lontano, lo "devono" vedere...

Alle nove meno un quarto, si presenta sulla soglia dell'unità coronarica la sagoma del Mio Amore.
Date le consegne, andati nello spogliatoio, per riacquistare l'abitus civile, tornati a casa.
Sono davvero stanco!!!

Ancora sotto la doccia, che mi tonifica, mi sveglia, mi ricarica.
Ci abbracciamo, ci baciamo, ma era ora di andare a cena. Ci voleva proprio qualcosa che ci desse energia e, a fine pasto, meringa con cioccolata calda... una delizia!
Torniamo a casa che è quasi la una. Abbracci, baci... Cicitto si raccomanda che vada a dormire e va... via verso altre lenzuola.

Ma la mia inversione del ciclo sonno-veglia non mi fa dormire. In TV un'opera tetrale, in bianco e nero, sulla Napoli del dopo guerra, con una Pupella Maggio strepitosa ed un Massimo Ranieri giovanissimo ed un cast fenomenale, un'opera in cui si recita veramente, non le fiction in cui si finge di recitare: una commedia dolce-amara, dove ciascuno si ritrova con sè stesso ad affrontare la realtà.

Come al solito, il nottambulo, il televoro, lo sproloquiatore, viene a galla.....

Ora è meglio che chiuda che mi conceda un pò di sonno ristoratore... Forse...

Vi abbraccio. Vostro, Sal.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vi ho trovato x caso, e ho iniziato a leggervi x gioco.
sono rimasta rapita dalle vostre storie,
Complimenti!
Kiss
Sarah