lunedì, gennaio 09, 2006
Da Carrà ai Caramba...
Cicitto mi ha preceduto!
Ora vi racconto, anch'io, come si è svolta la vicenda.
Cicitto è arrivato da me verso le cinque, di sabato. Coccole, poi abbiamo guardato le foto dell'ultimo e ne abbiamo traferite alcune su di un CD, da mostrare a sua sorella. Andati a casa della Topona. Chiacchiere, Cicitto si è fatto aggiustare dei bottoni, che si erano staccati dal suo giubbotto e poi abbiamo mostrato le foto, che non hanno sortito l'effetto che avremmo sperato: la faccia era come a dire: "...e beh!".
Passiamo dall'Auchan, per per un poco di spesa, quindi a casa. Cena, un pò di TV, quindi abbiamo deciso di andare al Divina, anche per vedere cosa fosse stato trovato.
Trovare un posteggio, in prossimità del locale è sempre un'impresa, tanto più che i Vigili sono fin troppo vigili con chi lascia le auto fuori posto. Siamo costretti lasciare la macchina nel parcheggio dello stadio, tristemente noto per furti e scassi, cosicchè, Cicitto mi consiglia di togliere il frontalino della radio, per scoraggiare eventuali ladri e lo metto nel mio zainetto monospalla.
Quando arriviamo, ci accoglie Lory, con baci ed abbracci, come fossimo tutti della famiglia. Ci invita ad accostarci al bancone, giacchè il locale è stra pieno, appena si liberano due posti, ci farà accomodare meglio.
All'angolo del bancone, c'è il palchetto, dove si esibiscono le drag, nelle serate a tema e qui troviamo Melody, il panzone, che è ospite fisso del locale e che, a volte, da una mano ai tavoli: una PAZZA colossale, che aveva puntano Cicitto gia la notte dell'ultimo e che ora si comportava come se ci conoscessimo da una vita. Continuava a palpeggiare il Mio Amore, col fare lascivo, parlando di sè al femminile, come di "una gran puttana".
Finalmente si liberano due posti e ci sediamo, chiacchierando, sfogliando Pride e bevendo il nostro solito Cosimo. Melody non ci ha mollato, continuando ad attaccarci un bottone, sul suo peso (centodieci chili per un metro e un cazzo), sulla palestra,...
Si sono fatte le due, il locale deve chiudere, quasi tutti si avviano, decidiamo che è ora di andare anche noi, tanto più che il famoso cappottino ritrovato non era altro che uno straccetto, un pò consunto, di una taglia improponibile per il Mio Uomo.
Ci alziamo, indossiamo i giubbotti e vado per prendre il mio monospalla..... DIO!!! E' SPARITO!!!
Mi sento male: le pulsazioni scendono di colpo, fischiano le orecchie, mi gira la testa..... Avevo tutto dentro qullo zainetto.
Mi siedo, ho freddo, infilo le mani in tasca... e sento le chiavi... Misericordia! Almeno quelle ci sono!
Lory, più scocciato che partecipe, dice: "...Ma come si fa a lasciare lo zainetto incustodito...?".Io non lascio niente di incustodito!
Un pò riavuto, dalla presenza delle chiavi, dico a Cicitto di andare, che saremmo passati dai Carabinieri per la denuncia di furto. Ed uno, bello cotto da una serata di sbevazzamenti, dice. "... E si fa presto a parlare di furto..., magari lo hai lasciato da qualche parte". Al chè, io rispondo, secco: " Ma sei scemo!!!".
Ormai i miei nervi erano tesissimi. Come una furia esco dal locale, seguito a ruota dal mio Cicitto, che cercava di tranquillizzarmi. Col mio passo veloce, reso ancora più incisivo dalla rabbia, arriviamo alla macchina. Per fortuna era integra: ci sarebbe mancato solo quello....
Attraveso una Bergamo quasi spettrale. Ci dirigiamo verso casa di Cicitto, dove avremmo fatta la denuncia, non sapendo dove fosse la Caserma di Bergamo.
Intanto il Mio Amore chiama il Numero Verde per bloccare il bancomat.
Arrivati al cancello della caserma, suoniamo, ma nessuno risponde. Ci sono due campanelli e su uno c'è segnato 112. Suoniamo anche a quello. Risponde la centrale operativa. Una voce, con forte accento sardo e decisamente assonnata, ci rende edotti che tutte le caserme rimangono chiuse agli utenti fino alle otto del mattino.
Sono un cerbero, ma ormai le forze mi stanno abbandonando.
Accompagno Cicitto sotto casa, ma lui, TENERO, voleva venire con me, non voleva lasciarmi solo in quelle condizioni. Ma io sono stato irremovibile: preferivo che lui si riposasse. Era stato troppo anche per lui questa nottata.
Arrivato a casa, chiama subito Cicitto, dicendomi che lascerà il telefono acceso e che si precipiterà appena lo chiamo.
Inutile dire che non riuscivo a prendere sonno e, quel poco che riuscivo ad appisolarmi, erano incubi.
Alle sette e quaranta ero in piedi. Mi do una rinfrescata alla faccia e vado in caserma.
Qui, molto gentile l'Appuntato, compila la mia denuncia, nel tipico linguaggio da carabiniere. Ma, per la patente, è necessario che porti quattro foto, per fare il "Sostitutivo" .
Per fortuna, oggi l'Auchan è aperta, ma io non ho una lira in tasca.... Anzi, mettendo la mano nella tasca dei jeans, trovo cinque euro. Li farò fastare.
Il fotografo mi conosce bene e mi abbuona un euro e novanta. Quando scatta la foto, mi chiede di sorridere e poi, ricordandosi il mio racconto della nottata, mi dice: "Va bene così"
Torno in caserma ed esco con il documento sostitutivo.
A casa, mi distendo sul divano e crollo.
Alle dodici, circa, squilla il telefono, penso che sia Cicitto, ma dall'atra parte del mondo arriva una voce, che in principio stento a riconoscere.
"Ciao, sono Deborah, come stai..." Mi spiega che ha ricevuto una telefonata da un carabiniere di Bergamo, che gli diceva di aver trovato un mio portafogli...
Penso: Dio esiste!
Un numero che avevo nel portafogli da tre anni e che avevo dimenticato, una collega del corso infermieri che non veddo da cinque anni ed il mio portafogli ritrovato..... Mi sarei messo a ballare!!!
Ho subito richiamato il numero della caserma, che mi ha lasciato Deborah: non era di Bergamo, ma di Villa D'Almè. E' vero, hanno trovato il portafogli, ma non mi dice nulla del resto.
Chiamo Cicitto, che vuole accompagnarmi. Passo aprenderlo e via.... con il cuore gonfio di aspettative.
Quando arriviamo, ci accorgiamo che lo zainetto è li...., ma quanto del suo contenuto è salvo?
Il milite ironizza sul contenuto dello zainetto, sui preservativi rimasti come ricordo di anni fa, sui tarocchi,...
Incredibile, ma vero: c'era tutto o quasi. Mancavano i soldi, anche le monetine ed il gettone per il carrello dell'Auchan, le sigarette e l'accendino ed il DataBank.... ma chi se ne frega....
Si mette in contatto con il collega presso cui avevo fatto la denuncia, per annullare la Sostitutiva.
Ancora stento a crederci... ma era vero!
Riaccompagno Cicitto a casa, passo a salutare la zia Maria, che parte domani, poi ancora in caserma.... ed è tutto risolto. Rimarrà da sistemare la questione del bancomat...., ma ci penserò domani.
Tornato a casa, ho una fame micidiale e mangio un pò di insalata di riso avanzata da ieri, mi infilo sotto la doccia, mi metto sul divano e mi addormento.
Mi sveglia il campanello: è Cicitto. Sono le cinque.
Coccole, momenti di sfogo, ripensando all'accadimenti della notte e della mattinata. Poi passiamo nel lettone, dove ci siamo AMATI in modo travolgente ed appassionato. Eravamo mano nella mano, quando mi sono riaddormentato, e lui è rimasto a guardarmi....Tenerissimo!!!
Preparo la cena, di cui io ho mangiato pochissimo, un pò di TV. Sembra una serata come tante, quasi non ricodiamo più tutte le vicissitudini.
Io devo andare a lavorare e lo lascio a casa, a rigovernare la cucina.
Non avrei proprio voluto andare! Non oggi!!!
Mi ha chiamato in reparto, verso le undici, per sapere se andava tutto bene.
Ma come non può andar bene, quando si ha accanto un Uomo tanto Meraviglioso!?!
Adesso ho trovato un pò di tempo per potervi scrivere. Quando mi alzero, dovrò andare in Banca....
.....Ma questa è un'altra storia....
Un abbraccio. Vostro, Sal.
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