lunedì, gennaio 09, 2006

Tutto è bene...

Inizio d'anno decisamente movimentato, per me ed il mio Uomo Meraviglioso.

Dopo il furto del mio cappotto, con guanti e sciarpa a capodanno, ieri sera nuovo episodio spiacevole: dapprima pomeriggio piacevole a casa della Topona, dopo aver programmato una bozza delle ferie per quest'anno.
Tenerissimo il fatto di poterle programmare insieme, di fare piani in due, in coppia, come ormai in tutte le nostre cose.
Poi cena da lui, con ottima insalata di riso e dolciumi vari (per la cronaca si e' gia' scofanato una parte della calza dell'epifania), infine serata al Divina.
Speravamo di recuperare il mio cappotto, ma, quando ci e' stato mostrato il rimasuglio della festa, vediamo un tre quarti piccolissimo, di uno smilzo, raffazzonato in una scatola di cartone modello Manzotin, che non avrei potuto mettere neanche dopo un dimagrimento lampo tipo Sette chili in sette giorni!
La serata e' proseguita tra qualche invadente manina lunga di Melody, bella musica e buona compagnia nel solito marasma da "uno sopra all'altro".
Al momento di andarcene... panico!!!
Era sparito il suo zaino, con tutti i documenti e gli effetti personali. Fortunatamente aveva tenuto in tasca le chiavi di casa e dell'auto. Il mio Ator si stava sentendo male, si e' accasciato sul divanetto con il viso tra le mani, mentre francamente quelli del pub se ne stavano altamente sbattendo e qualcuno (spero brillo) ammoniva che "non bisogna tenere le cose incustodite".
Mi si stringeva il cuore, ma abbiamo preso di petto la situazione e, dapprima bloccato il bancomat (qualche volta essere bancario puo' servire...) e poi via verso i Cc per la denuncia..... e lì.... Caserma chiusa come ogni notte: tutto rimandato all'indomani. Mentre parlavo con il carabiniere al telefono, guardavo il viso stravolto del Mio Amore e avrei voluto dare la mia vita per rasserenarlo, almeno temporanemante. Avrei voluto dormire con lui, rimanere tutta la notte, ma lui non ha voluto (forse, a volte, si ha bisogno anche di restar soli per la rabbia, o forse non voleva incidere sui miei ritmi, che avrei stravolto piu' che volentieri), ho tenuto il cell acceso e sarei partito in qualsiasi orario per raggiungerlo.
Ci siamo salutati, ammettendo che la situazione era rimediabile e che, fortunatamente, non c'erano feriti o danni gravissimi.
Ma...stamane mio padre e mia madre da lassù mi hanno ascoltato ancora una volta: in Sicilia arriva una telefonata dai Cc di Bergamo, ad una amica di Ator, che lui non sente da anni. E' stato contattato quel numero come primo trovato nello zaino: ebbene sì, tutto e' stato ritrovato (tranne i contanti, ovvio), documenti e tutto il resto.

Tutta una storia di ordinaria microdelinquenza, che, anche se non ce n'era certo bisogno, mi ha fatto stringere ancora di più a lui, in quest'occasione: scosso ma non arrendevole, inevitabilmente turbato, ma deciso, straordinario nel mantenere la calma, la fiducia e la lucidita' necessaria.
Grazie a Dio! per la felice conclusione e per avermi messo accanto ad un Uomo così.

Ora parto e mi precipito da lui, per stringermelo e coccolarlo più che mai. Stanotte lavora, come se non bastasse, ma spero affronterà la nottata con un poco piu' di serenità e domani possa recuperare un po' di riposo.

Restituisco la penna al titolare,
Un saluto, Cicitto.

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